Studente: Enrico Vurchio
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "VALDEMARO VECCHI" | LICEO SCIENTIFICO "VALDEMARO VECCHI"
Sfida: 4 | Critica con AI
Le immagini più diffuse del coronavirus, con la loro grafica brillante e quasi stilizzata, non sempre restituiscono la gravità della realtà. Spesso rappresentato come una sfera perfettamente simmetrica con punte rosse regolari su uno sfondo nero, il virus appare quasi come un oggetto di design più che una minaccia biologica. Questa estetizzazione può essere fuorviante: trasforma un patogeno micidiale in un’icona visiva accattivante, rischiando di desensibilizzare lo spettatore. Inoltre, molte immagini sono frutto di elaborazioni digitali e non di fotografie al microscopio, il che contribuisce a una percezione alterata: il virus non è colorato né così definito nella realtà. Questa rappresentazione semplificata, se da un lato aiuta la divulgazione, dall’altro può banalizzare l’impatto del virus e ostacolare la comprensione del suo comportamento complesso.Guardando quell’immagine, mi chiedo: avremmo potuto fare di più? Se avessimo ascoltato prima gli scienziati, investito nella prevenzione, comunicato meglio? La salute pubblica è un bene collettivo. La pandemia deve insegnarci a costruire un futuro più equo, preparato e resiliente.