Dettaglio Sfida sottomessa

Cronache di un neutrino vagabondo

Studente: Francesco Rinaldi

Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro Diario, Oggi mi sento un po’ strano, e forse un po' nostalgico. Non che sia una novità, ma viaggiare senza sosta per miliardi di anni può stancare anche uno come me. Sono nato nel cuore di una supernova, tra esplosioni di luce e ondate di energia, e da allora non ho mai smesso di muovermi. Non ho mai avuto una casa, mai un posto dove fermarmi. È nella mia natura essere un eterno vagabondo. Ho sfiorato stelle morenti, sono passato tra pianeti sconosciuti, ho attraversato la Terra come se fosse fatta d’aria. Eppure, nessuno mi ha mai visto, nessuno ha mai saputo che ero lì. Sono come un fantasma che danza tra le pieghe dell’universo, sempre presente ma mai davvero notato...e questo ha sempre fatto male. Ma oggi qualcosa è cambiato. Mentre attraversavo un gigantesco serbatoio d’acqua nascosto nelle profondità della Terra, un piccolo atomo di idrogeno mi ha percepito. Un istante, un lampo di luce, una scintilla di consapevolezza. Per un attimo, io, che sono sempre stato invisibile, sono diventato reale agli occhi di qualcuno. E sai cosa, diario? È una sensazione strana, ma mi piace. Il mio viaggio continua, sempre avanti, sempre più lontano. Ma ora so che, anche solo per un momento, ho lasciato un segno. Forse, seppur invisibile, non sono così tanto inesistente. Ci risentiamo, ovunque io sia.