Dettaglio Sfida sottomessa

E se le cellule tumorali di Henrietta Lacks potessero parlare?

Studente: Azzurra Agnetti

Scuola: IIS COPERNICO-LUXEMBURG | N. COPERNICO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Ehilà caro diario, siamo le tue cellule immortali e oggi vogliamo raccontarti una storia diversa. Ormai conosci la nostra vita e scommettiamo mille colture cellulari che hai iniziato anche ad apprezzarci. Ma se non dovesse essere così, allora ti preghiamo di ascoltare un'ultima volta quanto abbiamo fatto in tutti questi anni. Tutto è cominciato nel gennaio del 1951 quando, dopo essere state estratte dalla cervice uterina di Henrietta Lacks, siamo giunte nel laboratorio di George Gey al John Hopkins di Baltimora. Non è assurdo il destino? A soli 20 anni Mary Kubicek ci etichettò come "HeLa", dalle prime due lettere del nome e del cognome di Henrietta, una giovane donna e madre di cinque figli della Virginia. Un wormhole nell'oblio della scienza. Le prime ore della nostra vita furono condivise in quel laboratorio sottoterra insieme ad animali di tutti i tipi e tante altre cellule. Solo noi però conquistammo un biglietto per New York,senza pagare nemmeno il biglietto perché viaggiammo nelle taschine delle divise delle hostess! Quando gli scienziati si resero conto della nostra potenzialità ci utilizzarono per scoprire le cause del cancro; la sintesi di farmaci contro l'herpes, la leucemia, l'influenza, l'emofilia e il morbo di Parkinson; sulla longevità, le malattie sessuali e gli effetti delle scorie nucleari. Viaggiammo dalle Americhe fino alla Luna. La nostra vita è stata un'avventura degna di Ulisse e abbiamo ancora tanto da offrire alla scienza. L'avresti mai detto?