Dettaglio Sfida sottomessa

Lettera di un virus, l'ultima battaglia

Studente: Viola Bertolin

Scuola: CONFALONIERI-DE CHIRICO | I.I.S. CONFALONIERI DE CHIRICO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Sono passati 5 giorni da quando sono arrivato. Con la mia banda avevamo stabilito la stagione giusta, l’attimo perfetto. Al segnale, tutti si sono addentrati nella rispettiva dimora da conquistare. Io ho trovato cellule ospitali, che con qualche documento mi hanno accolto senza sospetti, permettendomi di moltiplicare e avanzare con il mio esercito. Il piano sembrava andare liscio, ma a seguito di un rumore assordante ho capito che quella base era molto più attrezzata di quanto pensassi: le difese immunitarie si erano accorte di noi. Subito ho contato i miei sottoposti, all’appello ne mancavano due, che fossero rimasti a parlare con altre cellule ospiti? Ma proprio quando stavo per andare a chiamarli, ho capito che la verità era assai più cruda: I macrofagi, mostri che facevano la guardia, li avevano divorati senza esitazione, così si erano presentati davanti a noi, centinaia, fecero una strage. La nostra armata, dimezzata, pensando il peggio fosse passato è avanzata, ma le cellule dendritiche, vecchie pettegole, avcisarono i rinforzi, eravamo allenati ormai contro i macrofagi, ma sicuramente non contro le cellule T killer, assassine spietate, seguite dagli anticorpi. Ho urlato di seguirmi, ma la nostra formazione era distrutta. Sono rimasto solo e come capo, lascio traccia della nostra battaglia con questa lettera. La mia unica speranza è mutare e ingannare le difese. Se ci riesco, conquisterò questo corpo; altrimenti, sarò solo un'altra vittima di questa guerra brutale.