Studente: sara spina
Scuola: L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI- | L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Ero lì nel mio solito laboratorio, mentre lavoravo sul mio esperimento. La stanchezza mi affliggeva, ma non potevo fermarmi :ero così vicina a terminarlo. Presi un caffè, ignorando le ore insonni. All’improvviso sentii un fruscio. Mi voltai e vidi un diario. Era bianco, fin quando non iniziarono ad apparire magicamente sulle sue pagine delle scritte. Iniziai a leggere incuriosita, parlava di qualcosa che era stato testimone di eventi straordinari. Il piccolo essere si presentò. Era un…neutrino? “Caro diario, eccomi. Sono il tuo piccolo amico invisibile e oggi voglio raccontarti la mia esperienza. Ho assistito alla formazione delle stelle. All’inizio c’era solo il buio. Poi, una nube di gas e polvere ha iniziato a danzare nel vuoto. Particelle si scontravano, si univano… finché, all’improvviso, è nata una stella. Il suo primo respiro ha illuminato il cosmo. Ho attraversato la sua luce, sentito la sua energia. L’universo è meraviglioso.” Ogni sera la lettura del diario diventò il mio appuntamento fisso, viaggiando nel cosmo attraverso le sue parole. Ma una notte, le parole iniziarono a svanire. Presi la penna e scrissi: “Perché te ne stai andando?” Il neutrino mi rispose “Perché il mio viaggio non finisce qui, però tu hai visto me , quindi ora sai che l’invisibile esiste” Il diario tornò bianco. Lo chiusi con nostalgia e meraviglia, sapendo che il neutrino continuava il suo viaggio, silenzioso e invisibile, testimone eterno dell’universo.