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L'invisibilità dell'idrogeno

Studente: Francesco Malatesta

Scuola: IIS ALESSANDRINI-MARINO-PASCAL-COMI-FORT | I.T.T. ALESSANDRINI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Diario di Chimica – 31 Marzo 2025 Oggi ho riflettuto su un concetto affascinante che riguarda uno degli elementi più misteriosi della chimica: l’idrogeno. Pur essendo il più abbondante elemento nell'universo, spesso sembra quasi "invisibile" nella nostra vita quotidiana. Eppure, senza di lui, la vita come la conosciamo non potrebbe esistere. L’idrogeno, con il suo singolo elettrone e il nucleo formato da un solo protone, è invisibile a occhio nudo. La sua presenza la notiamo solo indirettamente, in particolare attraverso la chimica dei composti in cui è coinvolto, come l’acqua (H₂O), che è essenziale per la vita. È presente anche nei combustibili fossili, nel metano (CH₄), e in molti altri composti organici. Questa invisibilità è anche quella che rende l’idrogeno così speciale. Non possiamo vederlo, ma lo sentiamo ovunque: nella respirazione, nel cibo che mangiamo, nelle reazioni chimiche che alimentano il nostro corpo. La sua capacità di combinarsi facilmente con altri elementi lo rende una pietra angolare delle reazioni chimiche, pur rimanendo in gran parte invisibile ai nostri sensi. In chimica, studiare l'idrogeno significa comprendere come un piccolo atomo, così semplice eppure così potente, giochi un ruolo fondamentale nell’universo, dalla formazione delle stelle alla nostra stessa esistenza. Un elemento che è dappertutto eppure non lo vediamo mai direttamente. Una vera magia invisibile della natura.