Dettaglio Sfida sottomessa

Anche un'onda può essere rivoluzionaria

Studente: Pietro Berardi

Scuola: M. CURIE | M. CURIE

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Cinisi, 8 maggio 1978 Caro diario, Questa probabilmente è l’ultima volta che ti scrivo, è l’ultima volta che una voce viene convertita su un segnale elettrico ad una frequenza di 98.800 MHZ. È da circa un anno che tutte le onde vagano per tutta la Sicilia; però ce n'è una, io, che non vado molto lontano anzi arrivo ad un’antenna non molto distante da dove sono partita per questo viaggio. Questa antenna è situata solamente a cento passi dal luogo da cui sono partita, la mia meta è una piccola radio dove il segnale che porto viene riconvertito in voce che si dilaga per tutta la casa, definita da alcuni il Maficipio dove vengono prese decisioni che segnano il destino di molte persone. Io e le altre onde non siamo mai in burrasca, ma siamo sempre molto regolari, perché dobbiamo lasciar navigare un messaggio ribelle che non ha paura di tutti gli altri ostacoli che incontra nel suo percorso. Nessuno mi vede, ma mi sente e soprattutto percepisce la speranza di ribellarsi senza stare in silenzio, perché nel silenzio un’onda è totalmente piatta quindi non esisterei. Ti ho detto che questa è l’ultima volta che ti scrivo perché domani, 9 maggio 1978, altre onde in cui la portata della frequenza è maggiore trasmetteranno in tutto il mondo una notizia con una portata maggiore della mia: trasmetteranno il segnale della notte buia dello Stato Italiano. Addio, un’onda di Radio Aut