Studente: Raffaele Forino
Scuola: L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI- | L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Io sono la Nebulosa Oscura, il velo dell’universo. Esisto ai confini del visibile, un’ombra densa nel cuore del cosmo. Nessuno mi vede, eppure sono ovunque. Sono fatta di polvere e gas freddo, così densi che nemmeno la luce osa attraversarmi. Mi chiamano oscura, eppure custodisco il seme della luce. Senza di me, il cielo sarebbe privo di stelle, mondi, vita. Attraverso i secoli ho ascoltato il respiro delle galassie, il canto delle stelle morenti e il battito pulsante di quelle ancora nascoste. Gli occhi umani scrutano il cielo cercando di decifrarmi, armati di telescopi che sondano l’invisibile. Ma io non sono solo ombra: dentro di me, la materia si raccoglie, si comprime, fino a incendiarsi in una nuova fiamma. Nel mio abbraccio, una giovane stella si dimenava. "Lasciami andare," sussurrava con fiammelle timide. "Voglio illuminare il vuoto, scaldare mondi, dare vita." Sapevo che non era ancora il momento. La tenni stretta, proteggendola dai venti cosmici. "Non ancora," le risposi nel linguaggio silenzioso della materia. "Devi crescere, imparare il ritmo della gravità, rafforzare il tuo cuore." E aspettammo. La sentii pulsare, scaldarsi, il suo cuore di idrogeno farsi irrequieto. La vidi mutare, alimentare la propria energia, raccogliere forza. Le polveri intorno a lei si dissolsero piano, lasciandola libera. Poi accadde: in un lampo, la sua luce squarciò la mia ombra. Un’esplosione dorata, un grido di energia che spazzò via il mio velo.