Studente: Giorgia Pioli
Scuola: I.I.S. BRUNO-FRANCHETTI | RAIMONDO FRANCHETTI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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21/03/2025 Com’è bella la primavera. Fiori, profumi, giornate più lunghe. Dopo l’inverno è come se il mondo riprendesse a vivere. E io, invece, riprendo a lavorare. Detta così, certo, non sembra la migliore delle prospettive, ma a dire la verità il mio è il lavoro più bello del mondo. La primavera, lo sanno tutti, è la stagione dell’amore e questo, modestamente, è tutto merito mio e dei miei colleghi. Diciamo che potremmo essere considerati i “Cupido” della situazione, o anzi, ancora meglio, le frecce di Cupido. E Cupido, invece, è la ghiandola esocrina che ci produce. Io sono un feromone e il mio obiettivo è riuscire a trovare al mio capo qualcuno con cui provvedere a riprodursi. In pratica, una volta uscito dalla mia ghiandola, devo vagare nell’aria fino a quando il naso di qualcun altro non si accorge di me. A quel punto, bene o male, è fatta. Qualcosa si accende in chi raggiungo e, finalmente, scoppia l’amore. Farfalle nello stomaco, sorrisi, baci, abbracci, tutte quelle cose lì. Tutte quelle cose che sembrano così belle. Tutte quelle cose che, però, da banale piccola particella, non potrò mai provare. Questo, a dire la verità, mi rende un po' triste, ma sapere che almeno un po' posso rendere contento qualcun altro mi dà un minimo di sollievo. La bellezza del mio lavoro penso sia proprio questa: il mio compito è aiutare, innescare, e già solo questo mi rende soddisfatto.