Studente: Cristina D’auria
Scuola: I.S. - ITN CARACCIOLO IM.G DA PROCIDA | I.TECNICO NAUTICO F.CARACCIOLO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, oggi, come ogni giorno, sono stata trasportata dalle correnti, invisibile, ma ovunque. Un tempo, ero parte di qualcosa di utile: una bottiglia, un sacchetto, una confezione. Ora, mi riduco a frammenti sparsi nell’oceano. Non mi piace essere così piccola, così insignificante, ma sono costantemente qui, nelle acque che un tempo erano pure. Ogni giorno mi aggancio a qualche piccolo frammento, come me, e insieme ci muoviamo, senza meta. Non c’è nulla che mi trattenga, se non l’inevitabilità del mio stesso esistere. A volte penso agli esseri umani, quelli che mi hanno creato. Non mi vedono, ma mi hanno lasciato qui, a galleggiare nel nulla. Sono diventata parte del ciclo, una presenza che nessuno può davvero percepire, ma che è entrata nella vita di tutti. Forse un giorno finirò nel corpo di un pesce, o in quello di un uomo. Forse non c’è più un modo per fermare questa catena. Non ho scopo, ma sono il segno di un mondo che ha consumato senza pensare al domani. La mia esistenza è un ricordo di ciò che è stato, e un avvertimento per ciò che potrebbe essere. Eppure, non posso tornare indietro.