Descrizione Sottomissione

Non so come farò a scrivere, dato che non ho né mani né strumenti, ma oggi è il giorno della mia nascita e sento che devo raccontare qualcosa. È stato un inizio piuttosto macabro, la mia "mamma" era un corpo celeste. Non l'ho mai vista da vicino, ma ho assistito alla sua esplosione finale e alla sua trasformazione in supernova. Ma va bene così, siamo neutrini, nasciamo così, inevitabilmente. Ora sto viaggiando attraverso l'universo a una velocità straordinaria, che rasenta quella dei miei amici fotoni. Io sono veloce, certo, ma loro sono dei fenomeni e non li batte nessuno. Eppure, ciò che mi ha davvero colpito è stato vedere un pianeta abitato da esseri strani, con lunghe braccia e gambe, che si fanno chiamare "umani". Li ho osservati per un po', ma sono così lenti e sempre vestiti con quegli strani camici. Voglio dire... 3,34 nanosecondi sono tantissimi, eppure non si muovono di una virgola, non so che problemi abbiano. Poi ho notato qualcosa di strano su un foglio appeso al muro, c'era scritto "1956". Non so cosa significhi, ma qualcosa mi dice che è importante. Forse un giorno capirò. Ora però devo continuare il mio viaggio tra le galassie, prossima fermata: Ton 618, ho almeno così lo chiamano gli umani. Anche se l’hanno solo ipotizzato deve essere un posto davvero bellissimo, non vedo l’ora di andarci!