Studente: Grazia Giannico
Scuola: I.I.S.S. "CANUDO-MARONE - GALILEI" | LS "CANUDO" - LC "MARONE"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, mi presento: sono un virus. Piccolo, invisibile, ma capace di grandi imprese. Non mangio, non respiro, non mi muovo da solo. Vivo solo per replicarmi, usando le cellule altrui come fabbriche perfette. Oggi voglio raccontarti il mio piano. Ho trovato una nuova casa: una cellula batterica ignara. Mi aggancio alla sua parete, inganno i suoi recettori e inietto il mio materiale genetico. Ma niente distruzione immediata: scelgo la via dell’attesa. Il mio DNA si fonde con il suo, diventando parte di lei. Ogni volta che si divide, porta con sé il mio codice. Sono dappertutto, ma nessuno può vedermi. Passano giorni, settimane, forse mesi. Aspetto nell’ombra mentre la cellula si riproduce. Poi, oggi, qualcosa cambia. Un segnale – forse stress, forse un segnale chimico – mi dice che è il momento. Il mio DNA si libera, prende il controllo e ordina alla cellula di smettere di lavorare per sé stessa. Ora esiste solo per creare copie di me. La cellula lavora senza sosta, obbediente, producendo nuovi virus fino a quando è troppo piena. Non può contenerci tutti. Ed ecco la fine: la lisi. La membrana esplode, rilasciando centinaia di copie di me, pronte a infettare altre cellule. Il ciclo ricomincia. Mi guardo attorno – se solo avessi occhi! – e vedo il mio esercito diffondersi. Missione compiuta. A domani.