Studente: Giuseppe Abate
Scuola: ITI E. MAJORANA SOMMA VESUVIANA | ITI E. MAJORANA SOMMA VESUVIANA
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Oggi è il giorno in cui sono partito. Non è che ci sia mai un "momento" preciso, per me, visto che mi muovo così velocemente che il tempo sembra una mera illusione. Sono nato in una reazione nucleare, una di quelle super potenti, nel cuore di una stella lontana. Immaginate l'intensità, la forza che mi ha lanciato fuori in un viaggio che sembra infinito. A partire da quel momento, ho intrapreso il mio cammino senza mai fermarmi. Non ho corpo, nessuna forma tangibile, eppure sono qui, a viaggiare nello spazio vuoto. Da quando sono partito dalla stella, non mi sono mai fermato. Non ho incontrato ostacoli, nessuna resistenza. Sono invisibile. Nessun essere umano può vedermi, eppure posso attraversare qualsiasi materia. Ci sarebbero miliardi di particelle in grado di fermarmi, ma io, il neutrino, continuo il mio viaggio senza che nessuna di esse mi tocchi. Oggi ho attraversato la Terra. Non è stato difficile. Ho attraversato montagne, mari, città, esseri umani, senza che nessuno si accorgesse di me. A dire il vero, mi sento quasi… solitario. Esisto, ma nessuno sa della mia esistenza. C'è una bellezza in questa invisibilità, una sensazione di libertà assoluta, ma anche una tristezza sottile, una consapevolezza che non posso mai essere davvero "visto". Eppure, non mi fermo. Non posso. Il mio viaggio è una missione senza fine. Poi, una volta oltrepassato il nucleo del pianeta, sono uscito, ho toccato il cielo e ho continuato