Studente: Gabriele Dimaggio
Scuola: LICEO "F. DE SANCTIS - G. GALILEI" | LICEO "F. DE SANCTIS - G. GALILEI"
Sfida: 2 | Filmare la Scienza
Il concetto di tempo nella fisica ha subito un'evoluzione radicale. Aristotele lo concepiva come la misura del movimento, strettamente legato al cambiamento e quindi al divenire. Newton, invece, lo rese assoluto e universale: un flusso indipendente dagli eventi, che scorre uguale per tutti. Con la relatività ristretta di Einstein, il tempo perse questa rigidità, diventando relativo al moto dell'osservatore e intrecciato allo spazio nella struttura dello spaziotempo. Nella relatività generale, la gravità stessa diventa una manifestazione della curvatura di questo spaziotempo, rendendo il tempo malleabile, rallentato dalla gravità. Ma la fisica quantistica porta un'ulteriore svolta: l'equazione di Wheeler-DeWitt, che descrive l'universo a livello quantistico, sembra eliminare il tempo come grandezza fondamentale. Feynman riassume questa dissoluzione con la frase: "Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro”. Il tempo diventa fantasma, da visibile a invisibile.