Descrizione Sottomissione

Guardando fuori dal finestrino, il cielo appare come un mondo sospeso, dove il visibile e l'invisibile si intrecciano in un gioco di luci e ombre. Le nuvole, a tratti dense e a tratti evanescenti, sembrano raccontare storie che non riesco a sentire, come emozioni nascoste che fatico a esprimere. Il cielo, con la sua vastità, diventa una metafora dell’adolescenza: un periodo in cui ci si sente sospesi tra il desiderio di mostrarsi e la paura di ciò che resta nascosto. Sotto di me, la terra è invisibile, ma la sua presenza si fa sentire, come la parte di me che non riesco a vedere, quella che forse non sarò mai in grado di comprendere appieno. Questo spazio, dove ciò che appare è solo una parte della verità, mi fa riflettere su quanto spesso la realtà che viviamo sia solo una superficie, mentre l’essenza di ciò che siamo rimane invisibile, protetta dalla distanza, dalle nuvole che ci separano dal mondo e da noi stessi.