Studente: Elisa Fonsi
Scuola: L.S. "FERMI"-PD | L.S. "FERMI"-PD
Sfida: 1 | Fotografare la scienza
Ogni volta che tocchiamo qualcosa, cediamo una parte di noi, una traccia unica e irripetibile. Queste impronte, evidenziate con sistemi ottici mono-cromatici, che emettono luce in uno specifico range di lunghezza d'onda, come il laser, le lampade al led, la lampada di Wood e il sistema "Riflected Ultraviolet Imaging System", non sono solo segni nello spazio, ma sono l’anima del passaggio che è riflesso di chi siamo in quell’istante. L’incrocio tra la mia mano e l’impronta che le appartiene rivela un dialogo muto: l’una è la proiezione di un gesto compiuto, un frammento di ciò che era, mentre l’altra rappresenta il presente che sfiora ciò che è stato. Ogni traccia è memoria di un contatto, ma anche una testimonianza del nostro divenire in un ciclo continuo: ciò che siamo oggi presto sparirà, ma rimarrà nel segno che lasciamo dietro di noi. In un semplice gesto, il tocco, si nasconde l’infinito: un dialogo tra presenza e assenza, vita e fine, visibile e invisibile.