Descrizione Sottomissione

L’immagine rappresenta un concetto invisibile e astratto: un pensiero umano che nasce, si espande e poi svanisce. Il cervello, visto in sezione laterale, mostra neuroni attivi al centro, da cui si propagano onde luminose arancioni che si dissolvono in frammenti nel buio circostante. Questa visione traduce artisticamente l’idea che un pensiero, pur essendo immateriale, lascia un’impronta temporanea nella mente. Dal punto di vista scientifico-artistico, però, l’immagine presenta alcune imperfezioni. La struttura del cervello appare troppo semplificata, priva dei dettagli anatomici reali come solchi e giri. L’attività cerebrale è resa con onde ordinate e calde, mentre nella realtà si tratta di segnali elettrochimici complessi e diffusi. Anche i frammenti che si staccano dal pensiero ricordano pezzi di vetro: un effetto visivo forte ma simbolico, senza corrispondenza biologica. Infine, l’assenza del corpo o di un contesto sensoriale rende il cervello una “mente sospesa”, scollegata dal suo ambiente naturale. Nonostante queste libertà creative, l’immagine riesce a comunicare visivamente l’effimera natura del pensiero, trasformando un fenomeno invisibile in una scena suggestiva che invita a riflettere su come funziona la nostra mente.