Studente: Giulia Nonis
Scuola: L. ARTISTICO - U. BOCCIONI | L. ARTISTICO - U. BOCCIONI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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5 giugno 1892 Il caso del batterio si fa più interessante via via che lo sondo. Il paziente possiede certe caratteristiche molto salienti: Invisibile all’occhio umano, senza metabolismo e possibilmente patogeno. La qualità che lo riscatta è il suo amore per le piante, anche se a volte questo si manifesti in forme così singolari, da farmi pensare che sia solo mostruosamente crudele. Attualmente il suo passatempo preferito consiste nel infettare le piante di tabacco macchiandone le foglie. 8 Luglio 1892 C'è metodo nella sua follia e nel mio cervello un'idea rudimentale prende corpo. Ho studiato il campione liquido di una pianta infetta per qualche giorno. Per farlo, ricorre un metodo semplice: con un filtro di porcellana (noto per trattenere i batteri) separare i batteri dalle altre particelle. Inseguito inoculai il liquido filtrato nelle piante sane. Ora non resta che vedere i mutamenti. 17 Luglio 1892 ... Per nove notti, sempre lo stesso: erano state piante sane fino alla mattina della somministrazione del liquido filtatro, poi la sera di qualche giorno sucessivo erano malate ed infettate. Più tardi Si direbbe che sia all'opera un “batterio” molto più piccolo. Ma sì! Questo deve essere un agente patogeno non ancora conosciuto. A mio malincuore non è con me che la scienza comprenderà completamente la natura di questo. Intanto pubblicherò i miei risultati sicuro che un giorno, nelle lande più basse quacun’altro lo battezzerà con il suo nome.