Dettaglio Sfida sottomessa

Un "passo falso" del DNA devoniano

Studente: Giada Ausilio

Scuola: ORVIETO I.I.S. SCIENTIFICO E TECNICO | ORVIETO LICEO "E. MAJORANA"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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>Codice 3.2.1, Era Devoniana. Facevo il mio solito lavoro: copiare, replicare, trasmettere il mio codice. La sequenza che ha garantito la vita per milioni di anni. Pinne, branchie, squame. Un pesce, identico a tutti gli altri. Ma oggi… qualcosa è cambiato. Durante la replicazione, un microscopico errore. Una base fuori posto, forse una delezione. Una mutazione. Nessun allarme. Ne ho viste tante: mutazioni silenti, errori scartati dal caso o dalla selezione naturale. Ma questa persiste. Il mio portatore nasce e cresce. Le sue pinne sono strane, più rigide. Nuota in modo goffo, ma per il resto è normale. Almeno finché il sole non batte sulla laguna. La marea si ritira, lasciando pozze stagnanti. I pesci si agitano, lottano per l'ossigeno. Ma il mio portatore fa l'impensabile: si spinge fuori! >ANOMALIA COMPORTAMENTALE REGISTRATA. È la fame a motivarlo: piccoli insetti strisciano sul fango, fuori dalla portata degli altri pesci. Io vado nel panico. “Il tuo corpo non è fatto per questo!” Ma lui avanza. Le pinne premono sul terreno, l’aria sconosciuta entra nelle branchie. Un errore fatale… o forse no. Qui fuori non ci sono predatori. Se questo strano pesce riuscisse a sopravvivere fino a riprodursi, questa mutazione potrebbe diffondersi. Forse, un giorno, alcuni dei suoi discendenti non torneranno più in acqua. So solo una cosa: la vita evolve. A volte, un piccolo errore può aprire strade inaspettate. Io sono il DNA. E oggi, forse, ho acceso una scintilla.