Descrizione Sottomissione

Oggi è stata una giornata intensa. Un raggio di luce ha attraversato la pupilla dell’occhio destro, raggiungendo la retina. I fotorecettori si sono attivati all’istante, trasformando la luce in segnali elettrici. Ed è lì che entro in gioco io. Sono un neurone sensoriale, il messaggero silenzioso che trasporta l’informazione visiva fino al cervello. Non c’è tempo da perdere: il segnale deve viaggiare lungo il mio assone a una velocità impressionante. Scivola sulla mielina come un fulmine su un cavo ben isolato, attraversa la via ottica e arriva alla corteccia visiva. Un semplice impulso si trasforma in immagine. Il mondo prende forma. Ma oggi non è stato un giorno qualunque. Oggi il segnale che ho portato era speciale: un volto familiare, uno sguardo pieno di emozione. Il cervello ha riconosciuto subito quella figura, ha riacceso i ricordi, ha scatenato una cascata di reazioni. Un battito di cuore accelerato, un sorriso spontaneo. È incredibile pensare che tutto inizi da me, un essere invisibile che nessuno vede, ma senza il quale nulla potrebbe essere percepito. Io sono il custode della luce, e oggi ho dato vita a un’emozione.