Studente: Agostino Manuel Braune
Scuola: I.I.S.S. "F. S. NITTI" | L.S.NITTI FUORIGROTTA NAPOLI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi mi sono risvegliato nel mio stato fondamentale, pronto a muovermi nell’atomo che mi ospita. Sono un’elettrone, una particella subatomica con carica negativa. La mia esistenza è definita dalla mia posizione e movimento intorno al nucleo, che contiene protoni e neutroni. Non ho una posizione fissa, ma una probabilità di trovarmi in determinate regioni chiamate orbitali, distribuite attorno al nucleo. Ogni volta che mi sposto, lo faccio seguendo leggi precise, ma non sempre prevedibili. Oggi ho avvertito un cambiamento. Un’energia aggiuntiva, un impulso elettrico o una differenza di potenziale, mi ha fatto saltare da un’orbita più bassa a una più alta. Ho assorbito energia, la mia velocità è aumentata, e la distanza dal nucleo si è ampliata. Mi sono sentito come se stessi per abbandonare un’orbita stabile. Questo è l’effetto di un fotone che ha trasferito energia al mio sistema, facendomi passare a uno stato eccitato. Il mio comportamento, apparentemente casuale, segue leggi precise, come quelle della meccanica quantistica. La mia posizione in ogni momento è descritta da una funzione d’onda, che definisce la probabilità di trovarmi in un dato punto. Non esisto mai in un punto specifico, ma solo come probabilità. Quando raggiungo un’orbita stabile, sono parte di un sistema che rende possibile la materia, la chimica e la vita. Senza di me, non ci sarebbe nulla di tutto questo.