Descrizione Sottomissione

Sono consapevole che non ho più la forza di brillare: sto esaurendo il mio respiro, il mio combustibile. Il mio “cuore” sta esaurendo le risorse, lo sento contrarsi sotto questa immensa forza che mi opprime e mi tiene rinchiusa: la gravità dell’universo che si riversa su di me. Mentre il mio nucleo si contorce e le mie energie si esauriscono, non posso che morire da sola, in solitudine: sono così estranea dal resto dell’universo che gridare aiuto mi è impossibile, agli altri appaio sempre così minuta e così brillante che quando alla fine esploderò ci vorrà un tempo infinito prima che qualcuno si accorga del mio disagio. Pur essendo consapevole della mia fine imminente, non provo nessun dolore, nessun’angoscia, bensì un senso di sollievo, di rinascita. L’immensa pressione ha riacceso il mio nucleo, l’unica cosa rimasta in vita in me, l’ultimo atto, distruttivo e spettacolare che mi ha portato alla metamorfosi. Quel primo, ma anche ultimo stato, è un ricordo lontano della mia vita.