Studente: Francesca Callá
Scuola: I.I.S. "ENRICO FERMI" - POLICORO | L.SCIENT. "ENRICO FERMI" -POLICORO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Amato diario, sono un atomo di Idrogeno. Sono nato miliardi di anni fa, poco dopo il Big Bang, in un’epoca in cui il cosmo era solo un immenso, enorme e vuoto oceano di energia e particelle. Ho attraversato lo spazio per così tanti anni, che ormai mi sono dimenticato cosa significa stare fermo. Il tempo sembrava non passare mai. Galleggiavo tra le stelle appena nate e distese di galassie che scappavano l’una dall’altra, senza mai sapere quale sarebbe stato il destino segnato per me. Ma oggi è successa la cosa più strana di tutte. Una forza invisibile mi ha afferrato e mi ha tirato oltre la barriera del suono. All’improvviso, i miei protoni sono arrivati insieme ad un altro atomo di Idrogeno. Scoprii che non ero solo. Esistevano delle creature simili a me! Avremmo potuto fare amicizia, conoscerci. Prima di allora, mi sentivo estremamente solo. Non avevo nessuno con cui passare il tempo. Ho sempre trascorso giornate intere ad immaginare come sarebbe stata la mia vita se avessi incontrato qualcuno di simile a me. Con i miei stessi protoni, elettroni e neutroni. Volevo essere un soggetto interessante, perché io in fondo sapevo di esserlo. Chissà, magari un giorno qualcuno di molto curioso avrebbe iniziato a domandarsi sul perché della mia esistenza. A volte me lo chiedo anche io. Perché esisto? Perché sono nato così? Ma soprattutto perché non hanno creato dei miei cloni. Sono destinato ad estinguermi, esattamente come i dinosauri di cui la terra conserva ancora le orme.