Dettaglio Sfida sottomessa

Diario del batterio della peste nel 1348

Studente: Tommaso Pigò

Scuola: IST. ISTRUZIONE SUPERIORE "G. CARDUCCI" | LICEO SCIENTIFICO BONDENO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Sono Yersinia pestis, il batterio invisibile. Oggi ho viaggiato nel ventre di una pulce, nascosto nel suo morso. Con un semplice pizzico, ho invaso il sangue di un mercante veneziano. Ora scorro nelle sue vene, silenzioso, rapido. Mi moltiplico nei suoi linfonodi, trasformandoli in bubboni scuri, appena li vedrà scoprirà che gli restano circa 10 giorni di vita. La febbre sale, il suo respiro si fa pesante. Presto tossirà e finalmente io volerò nell’aria, non vedo l'ora di infettare il prossimo! Le strade sono piene di disperati, i vivi fuggono dai morti per paura di eseere contagiati, le madri non aiutano i figli malati, ci sono persone che sono riuscite a sopravvivere alla mia potenza, ora non capisco il motivo ma indossano una buffa maschera a becco. Sono curioso di sapere chi sarà il prossimo ad ospitarmi. L’Europa è mia. Insieme ai miei fratelli ogni giorno conquistiamo città, infondiamo panico nelle case e riempiamo fosse comuni. Questa notte mi risposero, sono molto stanco e devo essere preparato per domani che sarà l'ennesima giornata di conquista. La cosa che mi piace di più è vedere questi esseri gigantesci che hanno una paura tremenda di me, probabilmente non sanno che sono così piccolo!