Studente: Francesco Danielis
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI" | LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Caro Diario, Il mio nome è Yersinia Pestis, un batterio appartenente al genere Yersinia e alla famiglia Enterobacteriaceae. Sebbene non possa essere visto dall’occhio umano, nel XIV secolo in Europa ho causato migliaia di morti, riducendo la popolazione e creando gravi crisi sanitarie. Mi diffondo tramite le pulci dei ratti che succhiando il sangue di roditori infetti, si rendono veicoli per la trasmissione della malattia. Quando l’host muore, le pulci cercano nuovi ospiti tra cui esseri umani, permettendo così la mia diffusione. Un pomeriggio del 1348, a Firenze, un contadino mentre raccoglieva il grano non si accorse di una pulce che mi trasportava, nascosta su un filo di grano. La mia compagna di viaggio morse il contadino, permettendomi di entrare nel suo sistema circolatorio. Da lì mi spostai verso i linfonodi e cominciai a moltiplicarmi, causando gonfiore e infiammazione, provocando nei giorni successivi i caratteristici bubboni che segnano la peste. Il contadino ignaro della mia presenza, andò a vendere il ricavato del raccolto al mulino del villaggio. Parlando con altri agricoltori, mi trasferii tramite goccioline della sua saliva, in altre persone. In breve il villaggio fu colpito da febbre alta e gonfiore dei linfonodi, causando innumerevoli morti. Le autorità cercarono di isolare i malati, ma oramai mi ero diffuso e tutti sarebbero stati contagiati. Nonostante ogni tentativo di fermarmi, la peste si abbatté su tutti, portando con sé desolazione e morte.