Studente: Asia Capelli
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI" | LICEO SCIENTIFICO "A.ROITI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sai quando sei in viaggio bloccato sul lato soleggiato di un treno in estate e la tua pelle si sente in fiamme? A causare questo effetto siamo noi, i raggi ultravioletti, radiazioni elettromagnetiche emesse dal sole. La nostra lunghezza d’onda si posiziona tra la luce visibile e le radiazioni ionizzanti, come raggi X e raggi gamma. Non siamo visibili all’occhio umano, possiamo colpire la pelle oppure essere riflessi da acqua, sabbia e vetro, che aumentano la nostra intensità. Viaggiamo al fianco della luce visibile e raggiungiamo la superficie terrestre. I raggi UVA sono quelli più vicini ad essa, i più lunghi. Rappresentano il 95% di noi ultravioletti e la maggior parte raggiunge la Terra arrivando agli strati più profondi della pelle umana e provocando macchie, rughe, arrossamenti e a volte anche tumori alla pelle. I raggi UVB, il 5% di noi ultravioletti, stanno in mezzo agli UVA e agli UVC e sono corti. Dall’altro mio fianco ho gli UVC che non riescono a raggiungere la superficie terrestre perché assorbiti dall’atmosfera. Io faccio parte degli UVB e sono riuscito a penetrare nello strato più superficiale della pelle di un ragazzo il 15 agosto alle 2 di pomeriggio, una delle ore più calde delle giornate terrestri, mi hanno detto. Lui stava facendo il bagno in piscina con gli amici da molto tempo e non si era dato la protezione solare. Quindi, ne ho approfittato per farlo scottare. In fondo, noi UVB non siamo così cattivi, basta che gli umani si proteggano.