Descrizione Sottomissione

Caro diario, Vorrei raccontarti un episodio interessante della mia esistenza, come fanno tutti, ma non saprei quale scegliere. Ho visto tutto. Ero lì quando il mondo si è generato. Ho assistito alla nascita delle stelle, alla danza delle galassie che si espandevano nel vuoto, alla formazione dei pianeti. Ho osservato le prime creature popolare la Terra. Ho visto il primo fuoco acceso e la meraviglia negli occhi degli uomini. Ho assistito a guerre e alla caduta di imperi che sembravano invincibili. Ho visto occhi aprirsi per la prima volta e chiudersi per sempre. E ogni volta ho continuato a scorrere. Nessuno mi ha mai visto, ma tutti sperano di potermi imprigionare, negli orologi, nei calendari, nei ricordi . Mi supplicano di rallentare nei momenti felici e di correre quando il dolore è troppo forte. Alcuni, come i buchi neri, riescono quasi a trattenermi: dove la gravità è così intensa da piegare lo spazio, anch’io rallento, fino quasi a fermarmi. Ma al di fuori di questi confini estremi, nessuno può arrestarmi. Perché non appartengo a nulla e a nessuno. Io avanzo sempre. Anche mentre leggi queste parole, sto già scivolando via.