Descrizione Sottomissione

Sono solo un fotone, insignificante corpo di pura luce, nato dal cuore di una stella antica. Sono energia pura, privo di massa e senza tempo. Non ho voce, eppure racconto storie. Non ho corpo, eppure plasmo la vita. Nasco da turbolenze incandescenti e fusioni di nuclei di idrogeno, imprigionato nelle fauci della mia stella per un periodo incommensurabile, continuamente respinto ed assorbito, finché un giorno ho oltrepassato la corona, tuffandomi nell’infinito. Nasco dal tumulto e dalla frenesia, eppure la mia esistenza è un silenzioso viaggio che attraversa mille galassie senza mai fermarsi. Attraverso il vuoto, il silenzio è assordante; vedo solo ombre vaghe e cosmi che si allontanano. La solitudine mi invade e percepisco il pericolo, la luce si affievolisce, eppure devo continuare il mio cammino tra mondi senza nome. Ma so per certo che la mia meta un nome ce l’ha: la Terra. Sono quasi arrivato a destinazione quando, attraversando l’atmosfera, sento la mia essenza mutare. Posandomi su una foglia non sono più luce, senza massa e senza tempo, ma sono energia e vita. Sono nella linfa che scorre nel tronco degli alberi, nella mela che un contadino raccoglie, nel grano che sfamerà una famiglia. Sono nel calore che accarezza un volto all’alba e nei sorrisi di chi alza lo sguardo e guarda il cielo. Io, che ho attraversato tempo e galassie, ora scorro nelle radici del mondo. Non sono mai stato solo un fotone, sono stato parte della vita stessa e continuerò ad esserlo per sempre.