Studente: Beatrice Bruzzese
Scuola: PAOLO CARCANO | LICEO ARTISTICO "PAOLO CARCANO"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, spesso mi sento solo, nessuno interagisce con me. O meglio, sono io che non interagisco con nessuno. Sono pochi quelli che a differenza di me ci riescono. So che ci sono molte strutture su un certo pianeta chiamato Terra realizzate per vederci e per farci interagire, ma mi fanno paura: non voglio finire intrappolato lì per sempre isolato dagli altri, quindi le evito. Oggi sono sceso su quel pianeta sperando che qualcuno finalmente mi notasse. Ho attraversato città, regioni, continenti, ma niente da fare. Ad un certo punto pensavo che il momento da me tanto atteso fosse finalmente arrivato: un bambino si era girato verso di me. Stavo iniziando a sorridere felicissimo... quando poi ho visto che non era interessato a me, ma al fiore che avevo vicino. Ho deciso di andarmene, deluso e triste, per l'ennesima volta. Forse mi resta solo da accettare il mio destino e saltare qua e là senza sosta attraversando l'universo e le stelle senza ostacoli, assegnato a quelli come me fin dal giorno in cui siamo nati: chi dalle supernove, chi dalle reazioni nucleari, chi dagli esperimenti dei cosiddetti "scienziati" sulla Terra, chi grazie alla radioattività su di essa e chi grazie alle interazioni dei raggi cosmici con l'atmosfera terrestre. Non importa come siamo nati, noi neutrini siamo tutti vittime dello stesso destino, a eccezione dei pochi fortunati. Per stavolta è andata male, diario, spero di poterti raccontare qualcosa di più felice più avanti. Ti saluto. Il tuo Nino.