Dettaglio Sfida sottomessa

Attraverso l’invisibile: la vita di un neutrino

Studente: Ilaria Pavone

Scuola: LICEO "CARLO CAFIERO" | LICEO "CARLO CAFIERO"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario,mi chiamo neutrino. Sono piccolissimo, praticamente senza massa,e viaggio quasi alla velocità della luce.Nessuno mi vede, nessuno mi sente,ma io sono ovunque.Sono nato,come miliardi di miei simili,nel nucleo del Sole.Lì,atomi di idrogeno si fondono liberando un’energia colossale,e noi neutrini siamo il prodotto di questa danza cosmica. Appena nato,sono stato espulso con una spinta invisibile e ho iniziato la mia corsa sfrenata verso l’universo.In meno di otto minuti,ho attraversato lo spazio,puntando dritto verso un piccolo pianeta blu:la Terra.Entrare nell’atmosfera terrestre è stato un gioco da ragazzi:nessuna resistenza, nessun rallentamento.Poi,la mia traiettoria mi ha portato dentro una città affollata.Ero ovunque e in nessun posto allo stesso tempo.Ho attraversato palazzi e persino persone. Nessuno può percepirmi.Ma poi,qualcosa di raro è accaduto.Nascosta in un enorme laboratorio scientifico,c’era una vasca piena di liquido scintillante.Ero diretto lì.E mentre attraversavo la struttura,ho sentito che il mio momento stava arrivando.All’improvviso, un’impercettibile vibrazione: avevo colpito un atomo!Per un istante,una piccola scintilla ha illuminato la vasca.Gli strumenti di qualche scienziato hanno registrato il segnale.Io,il fantasma dell’universo,ero stato visto. Eppure,prima che il mondo umano potesse accorgersi di me,ero già in viaggio verso nuove destinazioni ignote. Perché questo è il mio destino:attraversare il cosmo, invisibile e libero,per sempre.