Dettaglio Sfida sottomessa

L'elettrone e l'Idrogeno

Studente: Davide Capasso

Scuola: FRANCESCO CECIONI | FRANCESCO CECIONI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Sono fermo, eppure mi sto muovendo a velocità che neanch'io, nella mia piccolezza, riesco a concepire. Danzo piroettando intorno all'amore della mia vita: un protone, oltre 17 volte il mio volume. Sono eternamente vincolato a lui e ne sono più che felice. Stiamo insieme sin dai primi istanti dell'universo, quando spazio e tempo non erano niente meno che neonati. Vagare nella nera solitudine può far impazzire anche la più tenace delle coscienze, ma con lui è come essere più potente di un Dio, o almeno così credevo. Era un giorno di un mese dell'anno quando successe. Tutto iniziò quando incontrammo altri della nostra specie. Inizialmente, fummo felici di vedere facce nuove, eppure c'era qualcosa che non andava. Tutte quelle molecole erano alogeni. Ebbi un brutto presentimento e sentivo che sarebbe accaduto qualcosa di terribile da un momento all'altro: una reazione chimica. Tuttavia sapevo anche che sarebbe andato tutto bene finché ci fosse stato il mio compagno a tenermi. Ad un certo punto sentii una vibrazione. Questa divenne sempre più intensa fino ad acquisire le sembianze di una gigantesca onda. La cosa fu veloce: la mia orbita cominciò ad ingrandirsi sempre di più e, nonostante gli sforzi di entrambi, in meno di un nan mi ritrovai scaraventato nell'abisso. Oggi dovrebbe essere il nostro anniversario. Un anniversario che non potremo mai più festeggiare. Vago da solo nella vana speranza che un giorno ci rincontreremo nell'abisso eterno.