Studente: Letizia Napoletano
Scuola: LICEO "G. GALILEI - M. CURIE" | LICEO "G. GALILEI - M. CURIE"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un giorno interessante. Sono un virus, invisibile all’occhio umano, ma non per questo meno potente. Non ho un corpo, ma sono un insieme di molecole e informazioni genetiche, pronto a invadere e a moltiplicarmi. La mia missione è semplice: trovare una cellula, infiltrarmi e riprodurmi. Oggi ho trovato una nuova “casa”. Una cellula del sistema respiratorio umano. Era un terreno fertile, appena varcato il confine delle difese immunitarie. Un attimo di indecisione e poi… eccomi, dentro. Iniziano le prime fasi del mio piano: mi annetto, mi moltiplico, mi diffondo. La cellula che mi ospita non sa nemmeno cosa sta succedendo, è solo un ingranaggio che, senza volerlo, alimenta la mia crescita. Tuttavia, un cambiamento nelle circostanze rende tutto più difficile. Il corpo ha iniziato a reagire, le difese immunitarie sono all’opera. Le forze si stanno mobilitando per fermarmi, per scacciarmi via. Ma io sono astuto, posso nascondermi, posso mutare. So come resistere, come sopravvivere. La tensione aumenta. Ogni momento è una corsa contro il tempo: devo moltiplicarmi abbastanza prima che il sistema immunitario mi sconfigga. Il mio viaggio è fatto di alti e bassi, di successi e di fughe, di lotte sottili che sfuggono a chi non sa guardare. Ma la battaglia è sempre aperta. Alla fine, riesco a proseguire, a lasciare un piccolo segno invisibile nel corpo, pronto per essere trasmesso ad altri, perché forse non sono visibile, ma sono sempre presente.