Studente: Filippo Melini
Scuola: MORGAGNI | MORGAGNI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, Sono un atomo di carbonio, e mi aggiro nell’Universo, invisibile agli occhi umani. La mia vita è cominciata nel cuore di una stella. Dopo la sua esplosione, ho vagato nello spazio immenso e vasto, in attesa di trovare un nuovo posto dove fermarmi. Qualche tempo dopo, sono stato afferrato dalla gravità della Terra. Qui sono entrato a far parte di una pianta, e ho cominciato a viaggiare attraverso le sue cellule. La luce del sole mi ha illuminato: ho visto il mondo esterno attraverso una foglia, lasciando che le molecole d’acqua e l’anidride carbonica mi coinvolgessero, nel creare zucchero e ossigeno. Un giorno, il vento ha portato via un pezzo dello zucchero che avevo creato e così sono diventato alimento per un uccello, viaggiando attraverso il suo corpo. Un giorno, mentre cercavo di mantenere il giusto equilibrio energetico, l’uccello è stato sorpreso da un predatore. Ho sentito il terrore nel corpo dell’uccello che però è riuscito a salvarsi. Io sono stato espulso di nuovo nell'aria attraverso il suo respiro. Ora vagabondo nel cielo e ogni interazione che faccio è una nuova possibilità: magari entrerò in un'altra pianta o in un altro animale, o forse diventerò parte di un combustibile fossile. Anche se sono invisibile, la mia essenza è ovunque. Ho imparato che ogni esistenza, anche la più piccola e invisibile, ha il suo valore unico. Tanti atomi come me vivono nell'universo, segretamente intrecciando tante storie, di creazione e distruzione.