Studente: Francesco Mastrapasqua
Scuola: LICEO SCIENTIFICO "VALDEMARO VECCHI" | LICEO SCIENTIFICO "VALDEMARO VECCHI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Qui Max, figlio del lampo, minuscolo araldo del flusso invisibile. La mia vita non ha colore né forma, eppure porto energia nel tessuto stesso dell’esistenza. Oggi la mia avventura ha avuto inizio nel cuore del tempio delle macchine: un cannone elettronico. Strumenti di un mondo nuovo, ma la mia storia riecheggiare quella di un mito antico. Sono stato scoccato attraverso il vuoto, nel campo elettrico, in un regno di venti che mi sospingevano con potenza. Potevo sentire il respiro di Eolo sussurrarmi "Vai avanti, il tuo viaggio è scritto tra le forze eterne." Come Ulisse , il mio viaggio non era privo di pericoli ma ricco di peripezie. Qui, nel mondo quantistico, i campi e i potenziali si ergono come Scilla e Cariddi, pronti a deviare la mia traiettoria con un vortice invisibile. La mia velocità cresceva senza fine, un’eco sublime un brivido misto di terrore e meraviglia. sospeso tra il finito della mia energia e l’infinito del campo che mi avvolgeva. Era forse questo il mio destino? Essere per sempre il viandante del vuoto, guidato da leggi quali le Parche tessono nei fili della vita? O sarei asceso come il Faust di Goethe, per la redenzione della mi inerzia? Alche il mio viaggio giunse al culmine. Un meteorite che si infrange nell’atmosfera, raggiunsi il bersaglio. Un impatto, un lampo, energia variata. Mi disperdevo eppur sentii una nuova consapevolezza. Ero parte di un ciclo più grande. Tale fu il mio tragitto per Itaca ma la mia storia è ancora lunga.