Dettaglio Sfida sottomessa

diario di un neutrino

Studente: Adriano Martino

Scuola: MORGAGNI | MORGAGNI

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Descrizione Sottomissione

Sono nato nel cuore di una stella morente, in un’esplosione di luce e calore così intensa da scuotere lo spazio stesso. Un battito d’ali di energia mi ha spinto via, oltre il fuoco, oltre la materia. Da quel momento, non mi sono mai fermato. Non ho peso, non ho carica, non ho legami. Attraverso tutto senza resistenza, senza lasciare traccia del mio passaggio. Il Sole, con tutta la sua potenza, non è che un velo impalpabile ai miei occhi. Le immense distese di Giove, gli anelli di Saturno, le nubi gelide ai confini del Sistema Solare, tutto si sfalda davanti a me come nebbia al mattino. Poi, un piccolo pianeta blu si avvicina alla mia traiettoria: la Terra. Mille miliardi di miei simili la attraversano ogni secondo, e io sono solo uno di loro. Non rallento, non devio. Entro nell’atmosfera come se non esistesse, oltrepasso le nuvole, sorvolo le città, scivolo tra le montagne e i mari. Le creature che vi abitano non mi vedono, non mi sentono. Passo attraverso di loro come se fossero fatti d’aria. Ossa, muscoli, cellule: nulla può fermarmi. Forse, in un remoto istante, uno di noi si scontrerà con un atomo e lascerà un segno, un’impronta infinitesimale nell’invisibile. Ma io non sono quel neutrino. Io viaggio. Sempre. Senza meta, senza ostacoli, senza tempo. Sono nato in una stella lontana e forse morirò solo quando l’universo stesso avrà smesso di espandersi, o forse no, forse continuerò a vagare per sempre.