Dettaglio Sfida sottomessa

Volevo essere protone

Studente: Noemi Capelli

Scuola: RACCHETTI - DA VINCI | L.SCIEN. "L. DA VINCI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro Diario, anche oggi non è giornata. Credimi, fare l'elettrone è il lavoro più stressante del mondo subatomico. Io ci provo a non essere negativo, ma giuro che ogni volta ce n'è una. Stamattina già partiamo male: mi sveglio per il caldo asfissiante e vengo catapultato altrove a gran velocità, nemmeno il tempo di salutare Tungsteno. Tutti bravi a fare gli scienziati, mai nessuno che si preoccupi di come sto; eravamo legati... Poi arriva il vero dramma: davanti a me un muro e soltanto due fenditure. Quale scelgo? Ecco, siccome non sono buono nemmeno a prendere decisioni, sono passato per entrambe; o per nessuna, che dir si voglia. Diamine, mai l'avessi fatto! Ho come la sensazione che tutti abbiano una voglia irrefrenabile e inappagata di etichettarmi, mentre io, al solo pensiero, rinnegherei perfino la mia natura. Che piaccia o no, è una questione più grande di me (e di molti ordini di grandezza!). Ad ogni modo, mi ritrovo spiaccicato su uno schermo di rilevazione, in compagnia di altri elettroni, a costituire una frangia di interferenza, che di costruttivo, se posso permettermi, ha ben poco: ha distrutto le aspettative, le certezze e un po' anche la mia pazienza. Sono le mie scatole, non io, ad avere spin e ho pieno diritto di dirlo, perché dopo tutto ciò ho pure dissipato energia. Oltre il danno, la beffa. A questo punto, me lo dico da solo: mai una volta che mi vada di Coulomb.