Studente: simone bifano
Scuola: MORGAGNI | MORGAGNI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un giorno pieno di movimento. Mi chiamo Cellula, e vivo nel corpo di un essere umano. Sono una delle tante, invisibile ai suoi occhi, ma essenziale alla sua esistenza. Cambiamo continuamente , ricostituendoci, lavorando assieme per formare tessuti e organi che ci consentono di vivere. Vivo da anni in questo tessuto muscolare, un quieto regolare di divisione e funzioni, finché oggi il cambiamento . Un'infezione. L'ospite , il corpo umano, ha abbassato le sue difese. Non saprei come, ma un patogeno è entrato in un varco. Ciò non è successo per la prima volta , ma oggi le cose sono nuove . Il mio ambiente si è messo a sobbalzare all'improvviso . Un gruppo di cellule immunitarie è arrivato, correndo nel nostro tessuto per combattere il nemico. É scoppiato il panico tra noi. La tensione è palpabile. La nostra quiete è stata infranta, e ora tutti lavoriamo per rispondere a un pericolo che sta cambiando l'equilibrio. Siamo in allarme , la divisione cellulare è aumentata per riconquistare tutte quelle che cadono, ma il pericolo non si è ancora dissipato . Ci sentiamo vulnerabili. L'avversario continua , più astuto del previsto . È un momento di incertezza , una lotta che non si vede ma si vive intensa , cellula per cellula. Alla fine, come sempre, la risposta immunitaria si fa valere . La minaccia è stata debellata , e noi ritorniamo alla nostra routine. Il corpo si riprenderà, ma la memoria dell'evento non passerà mai. Invisibili, ma sempre pronti.