Studente: Giuseppe Caruso
Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Data sconosciuta Destinazione: l’infinito Caro diaro sono nato nel cuore di una stella. Per milioni di anni sono rimasto lì, compresso in un nucleo incandescente, circondato da un’energia che nessun essere umano potrebbe immaginare. Poi, un giorno, tutto è finito. La mia stella è esplosa in un lampo di luce, così brillante da cancellare il buio dello spazio. E io… io sono stato scagliato via. Da allora viaggio. Attraverso l’universo a una velocità folle, senza peso, senza forma. Non ho un nome, non ho una meta. Sono solo un frammento di qualcosa che non esiste più, un’eco di un’esplosione avvenuta secoli fa. Eppure, senza di me, senza quelli come me, niente di ciò che esiste ora sarebbe qui. Perché è dalle ceneri delle stelle che nascono i pianeti, la vita, le persone. Anche quel ragazzo, lì, sulla terrazza di una città illuminata. Lo vedo guardare il cielo, gli occhi persi tra le stelle. Forse cerca risposte. Forse non sa che dentro di lui ci sono gli stessi atomi che un tempo appartenevano a una supernova come la mia. Forse non immagina che la polvere di cui è fatto ha attraversato il cosmo prima di diventare parte di lui. Io continuerò il mio viaggio, invisibile, eterno. Ma so che, in qualche modo, esisterò per sempre.