Studente: Aurora Napolitano
Scuola: VIRGILIO | VIRGILIO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, Sono un neutrino. Probabilmente non mi conosci, e, se anche mi conoscessi, non riusciresti a vedermi. Sono una particella subatomica, invisibile a occhio nudo, senza massa, senza carica, eppure, io esisto. La mia esistenza si svela solo nelle sfumature più piccole, nei luoghi dove nessuno può arrivare. Oggi, come sempre, ho iniziato il mio viaggio nell’universo. Nulla mi trattiene: attraverso stelle, pianeti, corpi, e materia, scivolando come se nulla mi ostacolasse. Sono nato dalla distruzione di una stella, una supernova, che ha dato vita a innumerevoli particelle come me. Ogni giorno sono parte di qualcosa che non vedo, ma che mi accompagna: un flusso di energia, un respiro di vita che nessuno percepisce. Ma oggi è stato diverso. Mentre attraversavo il vuoto cosmico, mi sono trovato ad avvicinarmi alla Terra. Il mio viaggio non ha mai fatto sosta, ma qualcosa è successo. Sono passato attraverso l’atmosfera ed ho attraversato la pelle di milioni di esseri umani, il battito del loro cuore, il loro pensiero fugace. Un passaggio silenzioso, invisibile, eppure presente. Nessuno mi ha visto, eppure sono stato lì. Poi, qualcosa mi ha sorpreso. In un laboratorio sotterraneo, un sensore ha captato la mia presenza. In un millisecondo, sono stato rilevato da una macchina. Quel momento è stato un’eco di significato, la conferma che, qualcuno mi ha percepito. Per un attimo, non ero solo un sussurro nell’universo. Un neutrino,che per un attimo è esistito.