Studente: Giacomo Facciolini
Scuola: IIS ALESSANDRINI-MARINO-PASCAL-COMI-FORT | I.T.T. ALESSANDRINI
Sfida: 1 | Fotografare la scienza
Il visibile e l’invisibile del ruscello Guardando il ruscello, ciò che appare agli occhi è un flusso d’acqua limpida che scorre incessantemente, riflettendo il cielo e le ombre degli alberi. Le pietre sul fondo, levigate dal tempo, sembrano raccontare storie antiche, mentre il suono dell’acqua riempie l’aria di una melodia naturale e incessante. Questo è il visibile: la bellezza immediata che cattura lo sguardo. Ma c’è anche l’invisibile, ciò che non si vede ma si percepisce. L’energia con cui l’acqua modella la terra, il ciclo continuo che porta il ruscello a congiungersi con fiumi e mari. È invisibile il viaggio delle molecole d’acqua, il lavoro silenzioso delle radici degli alberi che si nutrono della sua umidità, o la vita microscopica che prospera sotto la superficie. È invisibile anche il senso di pace che il ruscello dona a chi lo osserva, quel legame sottile tra natura e spirito che va oltre ciò che gli occhi possono cogliere.