Studente: Christian Scognamiglio
Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-
Sfida: 1 | Fotografare la scienza
Quando guardiamo il cielo di notte, vediamo un’immensità punteggiata di stelle, ma ciò che appare è solo una piccola frazione del cosmo. La luce che ci raggiunge ha viaggiato per migliaia, a volte milioni di anni, portandoci un’eco di ciò che quelle stelle erano in passato. Eppure, tutto attorno, c’è un’enorme oscurità, il 95% dell’universo è costituito da materia ed energia oscura, entità che non possiamo vedere, ma che modellano il destino del cosmo. Anche la luce, che svela tanto, incontra i suoi limiti. I buchi neri, ad esempio, catturano ogni cosa, luce compresa, rimanendo invisibili. Tuttavia, possiamo individuarli grazie agli effetti che hanno sullo spazio e sulle stelle vicine. Tecnologie come il telescopio James Webb ci permettono di trasformare l’invisibile in visibile, esplorando galassie lontane e fenomeni antichissimi. Il contrasto tra luce e oscurità ci ricorda che ciò che vediamo è solo un frammento. Ed è questo mistero a spingerci a scoprire sempre di più.