Classifica sfide

CLASSIFICA DELLE PRIME 3 SFIDE

Ringraziamo i 3912 ragazzi/ragazze che hanno partecipano al campionato di creatività.

Vi ricordiamo che la classifica generale finale sarà calcolata sommando i migliori 3 punteggi ottenuti nelle 4 sfide in modo da consentire anche a chi non ha partecipato alla prima sfida di poter competere fino alla fine.

Criteri di giudizio usati sono:

  • Creatività del titolo
  • Descrizione e attinenza scientifica dell’argomento scelto
  • Creatività, originalità e qualità del prodotto

PRIMI 10 CLASSIFICA IV SFIDA “MEME e scienza”

Nome Scuola di riferimento Sfida 3 – Titolo Sfida 3 – Descrizione Sfida 3 – Immagine Media
1 Emma Mastroianni Frascati – Liceo Scientifico Ascanio Landi Gatto o non gatto? Richiamo al paradosso del Gatto di Schrödinger, espediente usato dal fisico per spiegare il comportamento dell’ elettrone nella meccanica quantistica. Infatti la particella subatomica finché non viene osservata in un determinato istante si trova in una sovrapposizione di stati. Se si applica lo stesso principio al gatto nel sistema pensato da Schrödinger, questo dovrebbe essere vivo è morto nello stesso momento. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-rwiq6e-emma-mastroianni-7a404ac8-88e6-435d-8fa8-934695e21e82.jpg 9.5
2 Elisa Magnani Bologna / Ferrara – Istituto Leonardo Da Vinci – Liceo Scientifico E. Ferrari, Cesenatico un quadro al giorno d’oggi Tramite la fake news ho voluto collegare problemi molto attuali come scioglimento dei ghiacciai ed estinzione degli orsi polari all’argomento scientifico della solubilità delle sostanze polari a contatto con l’acqua,il tutto immerso nell’arte! Ho utilizzato scienza,arte e ironia per affrontare un argomento importantissimo:il cambiamento climatico porta i ghiacciai a sciogliersi e con questo gli orsi polari diminuiscono sempre di più,proprio come se si stessero “sciogliendo” insieme ai ghiacciai. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-x1ghn8-elisa-magnani-8f2d752e-043d-4b53-9653-cb1e2f2a7d0d-1-201-a.jpg 9.4
3 Virginia Bandini Pisa – Liceo Scientifico Statale Buonarroti di Pisa Beam me Up Mum! La fake news descrive la possibilità di trasferire fisicamente nello spazio cose o persone con effetto immediato, senza percorrere la distanza che li separa.
Innanzitutto, perché il teletrasporto è già una realtà concreta nel mondo microscopico fatto di particelle, atomi e molecole, governato dalle leggi della meccanica quantistica.
Sappiamo anche che dal 2030 il T. digitale sarà possibile, grazie a occhiali di nuova generazione che permetteranno di teletrasportarsi senza muoversi dal divano.
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-zhcbln-virginia-bandini-meme-art-and-science.jpg 9.4
4 Flavia Sorrentino Napoli – Quinto Orazio Flacco (Portici) Caccia all’elettrone Ci sono voluti anni e anni di studio per riuscire a capire come trovare anche solo vagamente la posizione dell’elettrone nell’orbitale: questo è un meme su un elettrone personificato che si diverte al pensiero di non venire trovato dagli scienziati e potersi muovere liberamente. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-phsvwf-flavia-sorrentino-picsart-23-05-05-15-58-49-029.jpg 9.3
5 Ludovica Noviello Napoli – Quinto Orazio Flacco (Portici) Ancora…? Questo meme serve a rappresentare come ogni volta che c’è una nuova scoperta in ambito scientifico le persone siano sempre pronte a sminuirla; la prima immagine di un buco nero rappresenta un traguardo enorme per l’astrofisica, ma le persone hanno fin da subito iniziato a dubitare della sua veridicità. Molti sostengono che l’immagine sia solo il risultato di una modificazione dell’occhio di Sauron de “Il Signore degli Anelli” mentre altri dicono che la foto originale sia quella di un’eclissi. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/04/infn-art-science-studente-91xq6s-ludovica-noviello-meme.jpg 9.3
6 Clarissa Argese Bari – Licei “G. Galilei- M. Curie” La gravità che ci piace Isaac Newton scoprì la forza di gravità secondo la leggenda, era seduto di fronte alla finestra di casa quando osservò una mela cadere dall’albero, chiedendosi perché cadesse sempre perpendicolare al terreno e non in altre direzioni.L’episodio, è probabilmente una leggenda inventata dallo scienziato per mostrare come, partendo dalla semplice osservazione del quotidiano, si possano raggiungere le teorie più complesse. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/04/infn-art-science-studente-rbokuw-clarissa-argese-b2b1aba4-bf53-4919-941b-459910943ce3.jpg 9.2
7 Domitilla Dini Firenze – Liceo Statale Niccolò Machiavelli Biografia brutta di un atomo Oggi il mondo è pieno di fake news, ma anche prima non si scherzava (la terra è piatta, l’uomo non è mai stato sulla Luna…). Così, ecco qua la storia di come si è riusciti a scovare una delle più grandi fake news di sempre: l’atomo è indivisibile. Partendo da Anassagora e Democrito (due filosofi greci che si erano avvicinati alla teoria moderna) e passando per Aristotele (che ha confuso il pensiero degli europei per secoli), godetevi la descrizione degli scienziati che hanno sfatato questo mito. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/04/infn-art-science-studente-mld4v7-domitilla-dini-atomi.-1-2.jpg 9.2
8 Sofia Ruggeri Perugia – Liceo Vito Volterra (Fabriano) Affamati di (fake) news Una delle fake news più interessanti diffusasi negli ultimi anni è sicuramente quella del risultato ottenuto dall’esperimento Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso), nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern verso i Laboratori del Gran Sasso dell’Infn. Il risultato ottenuto, ovvero che i neutrini viaggiano più veloci della luce di circa 60 nanosecondi, è stato immediatamente pubblicato dai giornali ancor prima che l’esperimento venisse riprodotto per essere dimostrato valido. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-xf9czb-sofia-ruggeri-3a5dea63-6f7b-4128-82c8-c9fc39fc38bc.jpg 9.1
9 Elisa Casali Bologna / Ferrara – Istituto Leonardo Da Vinci – Liceo Scientifico E. Ferrari, Cesenatico Muffa miracolosa Gli antibiotici sono un gruppo di farmaci attivi nel trattamento delle infezioni batteriche, perché capaci di uccidere o inibire la crescita dei batteri. Sono ricavati principalmente da funghi e muffe che vengono modificati chimicamente per prelevare soltanto le sostanze battericidi.
Tuttavia di per sé le muffe sono tossiche per l’organismo e in casi estremi possono causare danni permanenti al sistema nervoso e ad alcuni organi.
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-d52njy-elisa-casali-img-20230505-143655.jpg 9.1
10 Elena Furio Milano – Liceo Artistico Boccioni di Milano Houston, abbiamo un grande problema Con questo meme ho pensato di combinare due fake news: quella del terrapiattismo e quella dello sbarco sulla luna mai avvenuto. Inizialmente l’astronauta avvisa Houston di avere un problema, facendo pensare di non riuscire a completare la missione e non raggiungere la luna, ma quando Houston chiede di spiegare, il problema si rivela di una maggiore portata. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/05/infn-art-science-studente-heopt5-elena-furio-meme-art-and-science.jpeg 9.0

PRIMI 10 CLASSIFICA III SFIDA “NARRARE LA SCIENZA”

Nome Scuola Titolo Descrizione Voto
1 Samuele Bergamo Lecce – Liceo “Cosimo De Giorgi” – Lecce Vagabondo del nulla Penetro nel buio, effuso e dilatato in spazi indefiniti. Non ho scelta: non posso arrestare il mio destino. Sono un fotone e non sono come gli altri. Non posseggo massa, né carica. Nasco dalle viscere delle stelle, sono il loro messaggero. Non conosco il tempo, perché nell’infinità del cosmo è mera inconsistenza. Neppure lo spazio ha senso, alla velocità della luce la tridimensionalità si atrofizza per ridursi a un punto elementare. Corro, e immagino il resto intorno a me come la scintilla di un fiammifero, che quasi non si nota: la mia vista è cieca. Proprio io, che dono a te luce perché tu possa distinguere alto e basso, vicino e lontano, giusto e sbagliato, non mi accorgo di niente: è questo il paradosso dell’esistenza. E chi potrà mai contemplarla l’esistenza?! Chi contemplerà il profumo dei fiori, il cinguettio degli uccelli, le fasi delle lune, gli amori, le lacrime? Non io di certo, che non posso rallentare. Io, vagabondo del nulla, per sempre condannato all’eternità immortale. 9.8
2 Giada Koni Lecce – Liceo “De Sanctis-Galilei” – Manduria (Taranto) IL MIO TEMPO, IL TUO TEMPO Tempo, dimensione eterna, entità irrisolta.
Qui niente è simultaneo poiché tutto è relativo
e ciò che per l’uno è lento per l’altro sarà fulmineo.
Il mio adesso non sarà il tuo e in meno di un secondo “adesso” è già passato
divenuto ormai un ricordo dimenticato.
Il Tempo accelera rallenta ma non a suo piacere o così per caso dalla massa e dallo spazio viene persuaso;
arriva poi a fermarsi in un buco nero diventando quasi eterno, l’equivalente di zero.
Tempo dove passato e futuro sono illusioni: il primo è fatto di ricordi mentre l’altro da un’insieme di opinioni.
Tempo misura d’evoluzione, complice di trasformazione, inesorabilmente scorre senza “se” e senza “forse”;
dato per scontato da ogni essere umano ma in verità più affascinante e complesso di come noi lo conosciamo.
9.7
3 Sara Ambrico Potenza – IIS Fermi – Policoro IL PRINCIPIO DI INDETERMINAZIONE DELLA NUTELLA Ho fatto una scoperta epocale: il principio di indeterminazione della nutella! Tutto è iniziato con la ricerca della stessa, nascosta dalla mia golosissima sorella. Per quanti appostamenti io le tendessi mi era impossibile stabilire simultaneamente la sua posizione e la sua velocità e questo perché la mia stessa indagine finiva per perturbarne la ricerca. Infatti mia sorella, notando il mio strano comportamento, tendeva a spostarla cambiando ogni volta direzione e nascondiglio. Infine la mia soluzione è stata quella di disegnare una mappa con i nascondigli più probabili, pur senza avere mai la certezza di dove realmente la nutella si trovasse. Ma poi ho avuto un’illuminazione: e se tutto ciò si potesse applicare anche alla fisica quantistica? Dopotutto le particelle subatomiche e la mia amata nutella hanno qualcosa in comune: incertezza di posizione e spostamento, secondo me anche Heisenberg aveva una sorella che gli nascondeva la nutella da piccolo! 9.6
4 Aurora Mastrantonio Frascati – IISS Cesare Battisti Velletri La triste vita di un fotone Veloce, più veloce di chiunque, di ogni mio fratello atomo che si vede ovunque.
Ognuno vuol stare al posto mio, quando dico al tempo addio, brontolio che odo dalla morte, poiché di tutte le più piccole particelle è consorte.
Parte di me vorrei dare, così che tutti del tempo potremmo abusare, ma il tempo ha il suo regno, da cui ho ricevuto l’esilio eterno.
Dopotutto ciò che sono ho ricevuto lo sdegno, poiché il mio sol esister mette voi in panico, ma mettetevi in pace l’animo, poiché viver la mia eterna vita non è mica apatico, e vedendovi della vostra vita me ne vorrei far carico, ma ormai devo tener fede al mio credo con zelo, ho solamente in anni zero in un mondo di eterno gelo.
In questo testo ho preso come argomento principale la vita di un fotone che vive da 13,7 miliardi di anni ma viaggiando alla velocità della luce il tempo per lui “è fermo”, con un po’ di rammarico per ” i loro fratelli ” atomi che muoiono a centinaia ogni secondo.
9.6
5 Lucrezia Pistoia Pisa – Liceo Scientifico Statale Buonarroti di Pisa Electron story Buonasera a tutti, sono un piccolo elettrone di provincia e sono qui per raccontarvi la mia storia da particella subatomica. Durante la mia infanzia ho vissuto molte crisi d’identità, spesso lasciavo agli altri definire chi ero io ,tutto ciò non faceva altro che mettermi pressioni sociali e così iniziai ad avere attacchi d’ansia. Mi portarono dal dott.De Broglie che mi diagnosticò una dissociazione di personalità: in alcuni casi mi comportavo come una particella e in altri come un’onda.Anche a scuola si presentavano i miei problemi, infatti quando venivo osservato dal prof.Heisenberg durante Ed.Fisica Particellare l’ansia aumentava e mi veniva in aiuto il mio amico Fotone che prendendomi per mano mi faceva correre più veloce falsando il test. Sto sempre da solo tra i miei orbitali, mentre vedo Protone e Neutrone stare sempre attaccati tra loro. Questa è la mia storia, mi sono accettato per quello che sono , spero che in futuro qualcuno mi riesca a comprendere meglio. 9.6
6 Arianna Altieri Bari – Liceo Scientifico Statale E. FERMI PARTYCELLE E’ difficile la vita da elettrone: tutti cercano di capire dove sono, ma non so neanche io la mia posizione con certezza, almeno finché qualcuno non mi osserva. So solo qual è la “probabilità” che io mi trovi da qualche parte. A dir la verità non so ancora se sono un’onda o una particella! Il mio lavoro è portare corrente elettrica ovunque, e nel tempo libero sono una ballerina con spin ½.
A volte ci sono momenti di svago. Ho sentito che a Ginevra daranno un grande party di particelle: ci saranno tutti, dai protoni ai muoni, insieme ai miei nemici, i positroni. Di solito sono i protoni qui ad essere i più bistrattati, e non li invidio affatto, sapete? Vengono accelerati con energie nell’ordine di eV, per raggiungere velocità prossime a quelle della luce, per poi scontrarsi frontalmente liberando una pioggia di particelle! Mi dispiace per i miei amici protoni, ma è il prezzo da pagare se voi, un giorno, vorrete conoscere i segreti dell’universo.
Come disse Planck, QUESTO E’ QUANTO.
9.5
7 Erick Sermidi Milano – Liceo Artistico Boccioni di Milano Gli Hikikomori della fisica L’esplosione della singolarità creò le particelle elementari ognuna con una personalità.
Tra tutte i neutrini sono i più carini: piccoli e timidi, liberi e intrepidi;
Nati in un’ epoca antica non hanno carica elettrica.
Son tre fratelli, o meglio, tre gemelli.
A loro piace scherzare e a volte cambiare nessuno sa che sapore han’.
Oscillano a destra, oscillano a sinistra, basta poca massa per cambiare faccia!
9.5
8 Nicola Vernole Trieste – ISIS DELLA BASSA FRIULANA (Cervignano del Friuli – UD) The E-Team Immaginate l’A-Team, ma più figo. Ecco, siamo noi.
Io sono l’Elettrone, dal mood perennemente negativo, ma base fondante del gruppo.
Poi c’è Neutrino, o “L’asociale”. Sta sempre per i fatti suoi, interagisce poco e niente e quelle rare volte che lo fa rimane due secondi.
Simile a lui abbiamo Fotone, corridore nato, anche se a volte troppo energico.
Continuando la presentazione abbiamo i fratelli Quark. Sono in sei, ma solitamente partecipano a piccoli gruppetti, gestiti dal babysitter Gluone, tipo simpatico tra l’altro. I fratelli più giovani hanno qualche problema con l’obesità, ma chi sono io per giudicare?
Tra gli ultimi arrivi abbiamo Higgs. È molto popolare, ma forse un po’ narcisista. Ogni tanto farfuglia sulla sua origine divina e ci sminuisce per il nostro livello, ma vallo a capire quello, la fama gli avrà dato alla testa.
Infine, abbiamo Gravitone. Non lo abbiamo mai visto dal vivo, non siamo nemmeno sicuri che esista, ma dal telefono sembrava un tipo molto egocentrico. Sperim ben.
9.5
9 Lorenzo Russo Roma – Liceo statale Democrito “Ho visto cose che voi umani …”: la meraviglia inarrestabile dei neutrini I miei fratelli più vecchi sono nati prima della luce, pochi secondi dopo il Big Bang. Noi c’eravamo e ci saremo sempre. Siamo tantissimi, sparpagliati in ogni centimetro cubo dell’universo e cavalchiamo le onde del tempo e dello spazio, correndo senza sosta, più veloci della luce. Non ho carica elettrica e ho una massa infinitamente piccola; io attraverso pianeti interi e nel mio viaggio mi trasformo, oscillando nei miei tre stati. Io e i miei fratelli abbiamo visto cose che voi umani non potete immaginare: noi siamo l’ultimo respiro della supernova, veniamo dalle stelle, dai pianeti e dai buchi neri, sparati nell’infinito, messaggeri che portano l’eco di storie grandissime e lontanissime. Voi, scimmie pelate del terzo pianeta di una lontana stella di una ancor più lontana galassia, cercate di intercettarci da decenni, nei vostri laboratori sotterranei, per farvi raccontare le nostre storie. Per me avete scelto un nome buffo: Neutrino. No, io mi chiamo Meraviglia e sono inarrestabile! 9.5
10 Flavia Benedetti Perugia – LICEO CLASSICO “FEDERICO FREZZI – BEATA ANGELA” (Foligno) Super F in azione C’era una volta una particella minuscola, così piccola che era invisibile all’occhio umano. Questa particella ero io. Ero una particella di luce, mi chiamavano fotone, e mi muovevo veloce attraverso lo spazio vuoto. Viaggiavo per l’universo, saltando da una stella all’altra, sfrecciando tra le galassie e le nebulose. Ero felice di essere libero e di avere il potere di illuminare tutto ciò che incontravo. Un giorno, mi imbattei in un muro di pietra. Era un muro impenetrabile, così denso che neppure la luce riusciva a passare attraverso. Io non potevo andare avanti, e non avevo modo di andare in giro. Ma non mi arresi. Continuai a battere contro il muro, cercando una crepa o un varco in cui poter passare. Dopo molto riuscii finalmente a trovare un buco microscopico. Era così piccolo che quasi nessun altro fotone avrebbe notato la sua esistenza, ma per me era abbastanza grande da passarci attraverso. E così, continuai il mio viaggio attraverso lo spazio, felice di aver superato l’ostacolo 9.5

PRIMI 10 CLASSIFICA II SFIDA “FILMARE LA SCIENZA”

Nome Scuola Titolo Descrizione Video VOTO
Samuele Bergamo Lecce – Liceo “Cosimo De Giorgi” – Lecce Time is present Il tempo non è una grandezza astratta, ma è scientificamente comprovata: nel 1967 si stabilisce il secondo come unità di misura, considerando il periodo di oscillazione delle onde del cesio 133. Lo scorrere dei secondi determina trasformazioni nello spazio in una continuità illimitata ma suddivisibile. Nel video si rappresentano azioni concrete che si svolgono insieme allo scoccare di un metronomo. Il tempo è presente nelle nostre vite: i secondi danno una struttura,un ordine, dinamismo. https://youtu.be/Tz1sAoZeiRY 9.9
Marta Gulino Torino – Liceo Artistico Renato Cottini Flow Ho voluto rappresentare il paesaggio di un ghiacciaio la cui bellezza viene di colpo offuscata da una colata nera: l’inquinamento che sta distruggendo il nostro pianeta. Infatti ad oggi la proporzione di gas serra nell’atmosfera è aumentata di oltre un terzo dalla rivoluzione industriale del 1800. Da allora sono stati bruciati petrolio, carbone, pet coke e oli combustibili, causando l’aumento di CO2 che innesca l’effetto serra. Da quel momento tutti i ghiacciai si sono dimezzati in massa. https://youtu.be/apjarhWz1j4 9.8
Virginia Massi Lecce – Liceo Artistico e Coreutico “Ciardo Pellegrino” – Lecce La danza degli atomi Nel realizzarlo mi sono ispirata alle parole del fisico Feynman che attraverso la poesia esprime il mistero dell’uomo definendolo «atomo con la coscienza». Ho interpretato l’atomo come un microscopico serbatoio di una grande energia che,mutuando le parole del fisico, lo rende soggetto di una danza in cui le piccole particelle in continuo movimento compongono la materia; tale movimento è tanto più intenso quanto più alta è la temperatura, rappresentata dalla luce della lampada, e minore è la massa. https://youtu.be/ADkg353FRss 9.7
Vittoria Biagetti Pisa – Liceo XXV Aprile Pontedera super 8etto Ho chiesto ad 8 persone di sedersi e poggiare la testa sulle ginocchia del compagno. Il gruppo è rimasto stabile proprio perchè tutti i componenti erano presenti. Togliendone anche solo uno sarebbero caduti. Così come per i miei compagni gli elementi necessitano, per essere stabili, di avere il loro guscio di valenza pieno. Questo fu formalizzato nel 1917 da Gilbert Lewis nella “regola dell’ottetto”. Forse è proprio il caso di dire che, anche per gli elettroni, “l’unione fa la forza”. https://drive.google.com/file/d/1ELkR1kOh4VtbmQGpavDo1TiUopao_d7_/view?usp=sharing 9.6
Teseo Poma Firenze – Liceo Statale Niccolò Machiavelli Tempo: Costante o Variabile? Nel video ho utilizzato la formula della dilatazione del tempo (Δt = γ ⋅ Δτ) per illustrare come la percezione del tempo cambi quando ci si muove a una velocità sempre maggiore. La presenza della velocità nel fattore di Lorenz (γ) mostra come la velocità sia inversamente proporzionale al tempo (Δt). In questo modo ho dimostrato che la velocità è un fattore fondamentale nella misurazione del tempo e nella sua percezione. Ecco perchè quando il ragazzo va più veloce tutti gli altri rallentano. https://youtu.be/9C68sDt2oSk 9.5
Erick Sermidi Milano – Liceo Artistico Boccioni di Milano L’ atomo non ha sapore Nel video ho rappresentato il comportamento degli elettroni (e ioni) in base ai diversi legami forti. Nel legame ionico gli atomi si legano trasferendo completamente gli elettroni; nel legame covalente gli atomi si legano mettendo in condivisione gli elettroni e il legame metallico è dovuto dall’ attrazione fra gli ioni metallici positivi e gli elettroni mobili che li circondano. I gas nobili, invece, sono inerti. Questo avviene perché hanno già raggiunto l’ assetto elettronico stabile (ottetto) https://drive.google.com/file/d/1J3mbUAsMyPCLCP-bJ3A9_bEBBEfgiuH8/view?usp=share_link 9.4
Davide Salvatore Dicorato Bari – LICEO STATALE C. CAFIERO – Barletta Van Gogh, Monet e Leonardo: la sfida di dipingere il cambiamento climatico In questo video l’arte incontra il cambiamento climatico mentre la Gioconda di Leonardo combatte eroicamente contro le piogge intense, un campo di grano di Van Gogh viene bruciato dagli incendi più frequenti e le Ninfee di Monet scompaiono nell’aridità. Un viaggio emozionante attraverso l’arte che ci spinge a riflettere sulla drammatica realtà del nostro mondo in pericolo. Non perdete l’opportunità di scoprire come l’arte può diventare uno strumento di sensibilizzazione per protegere il pianeta! https://drive.google.com/file/d/1f5HggD5noliy1f9XMEdsAyZ1bxJ1ueEl/view?usp=sharing 9.2
Iris Santagata Potenza – Quinto Orazio Flacco Guardarsi in un anti-specchio Se ti metti dinanzi ad uno specchio e ti guardi negli occhi vedrai solo atomi. E negli atomi vedrai l’universo. È normale, è l’idea a cui ti hanno abituato sin dalle scuole medie. E se, per un esilarante scherzo dell’universo, questa “regola” non fosse affatto una regola? E se qualcosa di minuscolo mutasse: se gli elettroni avessero carica positiva e i protoni carica negativa? Una follia, vero? A quanto pare l’universo è più folle di quanto immaginassimo. https://youtu.be/_xufkZzS69E 9.2
Ilaria Caiazzo Napoli – I.S.I.S “BOCCIONI – PALIZZI” “SHORT TIME” In sé la scienza descrive “il tempo” come la percezione tra un accaduto e un altro, a seconda del singolo. Ma di recente molti giovani trovano questi accaduti troppo veloci e troppo frenetici per poter vivere tranquillamente. Andando avanti a questa velocità e con tutti questa pressione vedremo lentamente che IN POCO TEMPO la pressione sarà troppa. https://www.youtube.com/watch?v=w_7Vs6DqjcU 9.2
Giada Koni Lecce – Liceo “De Sanctis-Galilei” – Manduria (Taranto) Dove il tempo si ferma I buchi neri sono regioni sferiche dell’universo che esercitano un’enorme forza di gravità, la quale modifica lo scorrere del tempo.
In questo video ho quindi provato a rappresentare come il tempo si dilati all’interno di un buco nero e, di conseguenza, come pochi minuti al suo interno corrispondono a svariati anni sulla Terra.
https://youtube.com/shorts/JIox-QJrs2Y 9.2

PRIMI 10 CLASSIFICA I SFIDA “FOTOGRAFARE LA SCIENZA”

Nome Scuola Titolo Descrizione Immagine Voto
Giacomo Palladino Potenza – Liceo Scientifico “Pisacane” Waiting for… Lo scatto ritrae due ragazzi: specchi per riflettere la mia o la vostra immagine ed essere proiettati su quel letto sfatto, nella neve, in attesa. I ragazzi distesi sono attraversati dallo spazio-tempo di Minkowski: due eventi P e M, correlati da nessuna linea di universo: l’evento in P non può condizionare l’evento in M, che è quindi irraggiungibile per P. L’uno è l’Altrove dell’altro. Non è forse questo attendere?
Aspettare sereni che diagrammi di Minkowski si incontrino e diradino l’Altrove
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/01/infn-art-science-studente-cpimhb-giacomo-palladino-giacomo-waiting-for.jpg 10.0
Marta Gulino Torino – Liceo Artistico Renato Cottini Trasformazioni Ogni essere è soggetto ai cambiamenti che il tempo porta, nella fotografia, attraverso l’uso di uno specchio che raffigura il presente e il passato ho voluto raffigurare come il corpo umano muta nel tempo.
L’invecchiamento è un cambiamento inevitabile del corpo causato da molti fattori. Con l’avanzare dell’età, il corpo subisce processi irreversibili che portano alla fine della moltiplicazione delle cellule, alla riduzione dell’efficienza degli organi e al restringimento dei tessuti.
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/01/infn-art-science-studente-sxv9qd-marta-gulino-trasformazioni.jpg 9.9
Manuela Benedetti Bari – Licei “G. Galilei- M. Curie” L’ordine: un prodotto del caos Si parte da un caos generale di tanti pezzi di carta uguali tra loro, che pian piano si assemblano secondo un determinato ordine, formando il cigno di carta.
I pezzettini di carta rappresentano gli atomi, unità fondamentale della materia, che unendosi formano tutto ciò che ci circonda, mantenendo sempre costante il loro numero, come vuole la legge di Lavoisier.
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/02/infn-art-science-studente-npltlz-manuela-benedetti-f70d12fd-46b5-4e2c-b586-a32a08bdb626.jpg 9.8
Flavia Benedetti Perugia – LICEO CLASSICO “FEDERICO FREZZI – BEATA ANGELA” (Foligno) Noi siamo “panta rei” Il tempo, qualcosa di così letale per tutti gli esseri viventi, ma anche di così magnifico e prezioso. Il tempo passa, corre, è eterno. Un continuo scorrere che ci fa nascere, crescere, invecchiare. Un qualcosa di invisibile e apparentemente impercettibile. Ho riflettuto molto su come poter fotografare questa cosa così astratta, e ho pensato che il modo migliore per farlo fosse rappresentare i suoi effetti tangibili su di noi, ma ce ne sono molti altri, forse i più importanti, non visibili. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/02/infn-art-science-studente-7birky-flavia-benedetti-2ef948f3-2c15-4d71-8ed0-b4f6ba14ea28.jpg 9.7
Lisa Mancini Pisa – Liceo XXV Aprile Pontedera SBXYZA Sei lettere, sei generazioni diverse, sei occhi che hanno vissuto vite diverse.
Sei prove di come il tempo incida profondamente sulle nostre vite , indipendentemente dallo stile che ne conduciamo. Generazione Alpha, con la pelle liscia e setosa, generazione Z, occhio spensierato e inesperto, generazione Y occhio giovane ma maturo, generazione X, occhio del giudizio e della serietà, generazione Boomers che esalta la saggezza e generazione Silenziosa occhio stanco ma fiero del suo percorso.
https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/02/infn-art-science-lisa.mancini-incollage-20230203-141041463.jpg 9.6
Giada Koni Lecce – Liceo “De Sanctis-Galilei” – Manduria (Taranto) RELATIVAMENTE SONO LE… In questa foto ho deciso di rappresentare un argomento che mi ha molto affascinata, cioè come la forza di gravità modifichi lo scorrere del tempo, il quale è quindi relativo ad essa; ciò significa che all’aumentare di uno, l’altro diminuisce.
La “griglia” nell’immagine, rappresenta la forza gravitazionale che plasma il tempo, cioè l’orologio, relativamente a sé stessa.
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Giorgia Coró Padova – Liceo Statale G. Berto LA NATURA DEL TEMPO Tempo e spazio sono complementari. Non è pensabile esista l’uno senza l’altro. Questa immagine ne vuole rappresentare la loro inscindibilità. La luce, che rappresenta il movimento più veloce in natura, istintivamente ci fa pensare che l’occhio la percepisca contemporaneamente alla sua emissione da parte della fonte. Tuttavia il tunnel rappresenta lo spazio che per essere attraversato richiede il trascorrere di un istante, quindi l’occhio sta vedendo già il passato. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/01/infn-art-science-studente-vbtsq2-giorgia-cor-e6ecd6af-a5cc-46ab-83d4-7b62664435bf.jpg 9.5
Camila Alamo L’Aquila – Liceo Scientifico Marie Curie (Giulianova) Growing Up Questa foto mostra l’analogia che ho trovato tra la dilatazione temporale relativistica speciale, che spiega la velocità relativa di un sistema, (in particolare per l’osservatore, il tempo del sistema rallenta man mano che si avvicina alla velocità della luce) con il fatto che per i bambini il tempo scorre più lentamente, poiché sperimentano e imparano costantemente, mentre un adulto si è abituato alla vita nel corso degli anni.
(permessi su email).
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ludovica Gnesini Milano – Liceo Artistico Boccioni di Milano Tempi ultra moderni Gli strumenti di misura del tempo si basano sul movimento ciclico di qualche apparato ad esempio la sabbia della clessidra, gli ingranaggi di un orologio meccanico, il movimento su un arco del pendolo.
La mia foto si ispira al film “tempi moderni” e rappresenta gli ingranaggi dell’orologio, quindi il passare del tempo, lo sfondo rappresenta il passato, mentre la figura all’interno dell’orologio descrive tutti noi esseri umani, dipendenti dal tempo.
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Francesco Cal Firenze – Liceo Artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino Il ciclo del lavoro Come l’ordine passa da uno stato di disordine e da quest’ultimo si genera un nuovo stato di ordine, così è quando si lavora: iniziamo con le idee ordinate, chiare, ma più si prosegue più pensieri iniziano a subentrare disordinando la mente, affaticandola e portandola allo stremo; non appena le idee si calmano, analogamente alle molecole, si genera ordine. E questo non è altro che un ciclo. https://artandscience.infn.it/cms/wp-content/uploads/2023/02/infn-art-science-studente-n3zgdo-francesco-cal-il-ciclo-del-lavoro-2.jpg 9.2