L’armonia delle sfere
di Matilde Di Sacco , Teresa Pioli , Silvia Mancini
Abstract
Una pallina appesa ad un filo oscilla con un periodo che dipende dalla lunghezza del suo filo, seguendo la formula 2π√(l/g). Il sistema è composto da più pendoli di lunghezza opportuna che compiono un’oscillazione completa che crea una serpentina con una danza elegante e simmetrica.
Descrizione completa
L’opera è composta da 14 pendoli con fili di lunghezze crescenti e palline di pari peso, posti uno accanto all’altro. Questi pendoli formano giochi visivi dinamici davvero suggestivi e spettacolari, poiché il periodo di oscillazione di un pendolo dipende dalla lunghezza del filo: pendoli di lunghezze diverse avranno periodi di oscillazione diverse. Se tutti i pendoli vengono fatti partire nello stesso momento le palline si sfaseranno, si può notare inoltre cosi che un pendolo più lungo impiega più tempo di uno più corto a percorrere un’oscillazione completa. Dunque i pendoli più lunghi, lasciati cadere dalla stessa quota all’inizio, accumuleranno un po’ di ritardo ad ogni oscillazione rispetto a quelli più corti dando luogo ad una curiosa serpentina. Man mano che il ritardo si accumula la serpentina acquista una nuova forma: dopo qualche oscillazione alcuni pendoli sembrano ritornare ad oscillare insieme, ciò accade perché è passato un tempo che è un multiplo dei periodi dei singoli pendoli, e dunque sono tornati a oscillare insieme. Tutto questo prosegue con una danza elegante e simmetrica che si trasforma in un’unica formulina: il periodo T di un pendolo è uguale a 2 pigreco per la radice del rapporto tra la sua lunghezza L e l’accelerazione g di gravità.
Scuola: Liceo Scientifico Filippo Buonarroti – Pisa – Pisa
In mostra nella tappa:
- Esposizione nazionale II edizione (2018-2020)
- Pisa 2020
Tecnica: oggetto 3D