Danzando tra la vita e la morte
di Giovanni Pistolato , Emanuela Heorhiychuk , Serena Maguolo
Immaginiamo un gatto in una scatola con un meccanismo incerto. Fino a quando la scatola è chiusa, il gatto esiste in uno stato indeterminato, sia vivo che morto con probabilità del 50%. Solo aprendo la scatola si risolverà il problema, rivelando la sorte dell’animale in modo definitivo.
Il Gatto di Schrödinger, da un punto di vista filosofico, emerge come un simbolo dell’ambivalenza che permea la natura della realtà stessa. Questo enigma si trasforma in un interrogativo sulla percezione umana e sulla dinamica interattiva tra l’osservatore e ciò che è osservato.
All’interno della sua scatola, il Gatto esiste in uno stato sovrapposto, in un limbo ontologico che sfida le concezioni tradizionali dell’esistenza. Ciò non solo solleva dubbi sulla stabilità dei concetti di vita e morte, ma evidenzia l’idea che la realtà stessa possa essere indefinita.
Nell’opera abbiamo quindi rappresentato questa incertezza esistenziale tramite il gatto, rappresentato contemporaneamente vivo e morto.
Docenti: Federica Buzzo
In mostra nella tappa:
- Padova (2023-2024)