Studente: caterina cioni
Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Diario di un Neutrino Mi chiamo Neutrino, e sono l’essenza stessa dell’invisibilità. Attraverso lo spazio e il tempo, viaggio senza peso, senza lasciare traccia. Nessuno può vedermi, eppure sono ovunque: miliardi di miei simili attraversano ogni secondo la materia senza interagire. Oggi, però, è successo qualcosa di straordinario. Mentre sfrecciavo nel cosmo, mi sono avvicinato a un piccolo pianeta blu. Nel suo sottosuolo, una caverna custodiva enormi vasche d’acqua circondate da macchine silenziose. All’improvviso, un urto. Un lampo infinitesimale. Dopo miliardi di anni di viaggio solitario, sono stato visto. Una particella del mio essere ha interagito con un atomo d’acqua, generando un debole bagliore blu: la luce di Čerenkov. Qualcuno, lontano, ha sorriso davanti a uno schermo: “Abbiamo catturato un neutrino!” Io, l’invisibile, ero diventato visibile. Solo per un istante, prima di dissolvermi di nuovo nel mio eterno viaggio. Ma quel lampo era bastato. Il mio passaggio era scritto nella storia dell’universo.