Descrizione Sottomissione

Oggi è stato il mio primo incontro con un corpo umano. Sono minuscolo, invisibile, eppure potente. Sono nato nel fluido di un altro organismo, un corpo che non mi conosce e non sa che esisto. Non sono né vivo né morto, ma vivo dentro la mia missione: infettare. Ho viaggiato nell’aria, passando inosservato fino a quando non ho trovato una cellula vulnerabile. Mi sono attaccato alla sua superficie, come un piccolo intruso. La membrana della cellula non mi ha impedito di entrare, e in un attimo ero dentro, nel cuore della sua vita. Mi sono inserito, il mio codice genetico ha preso il comando. La cellula non sa cosa sta succedendo, è un gioco di potere che si svolge senza rumore. Ho replicato il mio codice, ho creato copie di me stesso, come una macchina perfetta. La cellula è diventata un mio strumento, ma lei non lo sa. Non sento dolore né emozioni, solo la spinta a moltiplicarmi. Più mi moltiplico, più mi diffondo. Quando il mio lavoro sarà finito, me ne andrò, pronto a cercare il prossimo ospite. Il mio ciclo è eterno. Non mi arrendo, non smetto mai di cercare. Sono solo un virus, e la mia esistenza è una continua invasione.