Studente: Raffaele Molineris
Scuola: M. CURIE | M. CURIE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Di solito l’esistenza scorre monotona qui, nella nuvola, mi muovo nell' orbitale, un infinito giro, a volte vicino al nucleo dell’atomo, altre vago lontano da esso. Sono in un orbitale interno e raramente devo cambiare la mia posizione, tranne se in un posto non troppo lontano si spende meno energia, ma normalmente mi godo il posto fisso, al massimo gli elementi si legano e mi trovo a girare intorno ad un’ altra molecola. Ci vuole poco prima che mi stanchi dei nuovi arrivati, alla fine noi elettroni siamo gente noiosa e riservata, abbiamo sempre la testa tra le nuvole, non sappiamo mai dove ci troviamo, oppure ci dimentichiamo a quanto stiamo andando, ora per esempio non ne ho idea, ma so di essere vicino al nucleo. Prima però è accaduta una cosa che attira sempre la mia attenzione. Arriva sempre all’improvviso, niente lo annuncia, stai facendo il tuo solito giro quando senti un’attrazione verso un punto lontano nello spazio, ti giri e vedi che anche tutti gli altri elettroni reagiscono. Tutti quanti, in massa, ci siamo spostati verso un punto della nuvola, la carica positiva era irresistibile, eravamo lì, vicini ed eccitati, una forte emozione ti prende in quei momenti, tanto che sembrava che la molecola si spostasse. Purtroppo non dura all’infinito, dopo che il campo sparisce torniamo tutti alla quiete e alla noiosa solita routine, ma ci rimane l’amarezza per il bel momento passato, che tutti aspettiamo come una festa. Ma vale la pena esistere, per questi attimi di felicità