Studente: Debora Rita De Stefano
Scuola: "SABATINI-MENNA" - SALERNO | "SABATINI-MENNA" - SALERNO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sono una stella anziana e da miliardi di anni brucio nel vuoto cosmico, un piccolo bagliore in un universo sconfinato. Sono nata da una nube di polvere e gas, lentamente attratta dalla gravità fino a che la pressione ha acceso il mio cuore. È stato cosi che la mia luce ha squarciato l’oscurità, segnando l’inizio della mia esistenza. Intorno a me orbitano mondi silenziosi, pianeti di roccia, di ghiaccio o di gas, alcuni sterili, altri forse con oceani, venti e tempeste. Mi chiedo se su uno di essi ci sia qualcuno che alza lo sguardo verso di me, chiedendosi chi io sia, proprio come gli esseri umani fanno da millenni Un giorno, il mio combustibile finirà, e il mio equilibrio verrà spezzato. Mi espanderò, diventando una gigante rossa, inghiottendo i miei pianeti più vicini. La mia luce cambierà colore, la mia atmosfera si disperderà nello spazio. Poi, quando non potrò più sostenere il mio stesso peso, collasserò. Potrei ridurmi a una nana bianca, piccola e densa, oppure esplodere in una supernova, spargendo i miei elementi nell’universo. Ma non sarà davvero la fine. Ogni parte di me diventerà seme per nuove stelle, nuovi mondi, forse nuove forme di vita. È così che funziona l’universo: nulla si perde, tutto si trasforma. E mentre il mio destino si compie, io continuerò a brillare, finché il tempo me lo concederà. Splendo per chi guarda il cielo, per chi sogna, per chi trova conforto nella mia luce. Perché questa è la mia essenza: illuminare l’infinito.