Descrizione Sottomissione

Il primo prompt richiedeva un immagine di un fotone indeciso su come potersi presentare all occhio umano. Il secondo richiedeva che la particella assumesse sembianze umane in volto, mantenendo la sua indecisione davanti al primo schermo a doppia fenditura. L’ultimo, invece, richiedeva maggiore definizione e realismo, oltre all aggiunta di un secondo schermo che lo rilevasse so che non è qualcosa di scientifico o di mozzafiato, come molti dei fenomeni invisibili che la natura ci offre. Nonostante questo ho scelto un soggetto simile perché da un secolo a questa parte la fisica ci chiede di usare la nostra immaginazione e capacità di astrazione per essere compresa. Così nel caso di una semplice misura alla base della meccanica quantistica e del dualismo onda-particella… possiamo vedere i fotoni come in infinità di eterni indecisi… indecisi sull’abito da mettersi nel giorno dell esame, o meglio, sulla forma con cui presentarsi il giorno della rilevazione. questi cercano di adattarsi al tipo di misura, da particella a onda a particella di nuovo. magari nemmeno ci provano gusto a confonderci, magari vogliono solo essere “giusti”.