Studente: Lorenzo Bertini
Scuola: F. BUONARROTI | F. BUONARROTI
Sfida: 4 | Critica con AI
L'immagine finale rappresenta un'onda elettromagnetica come una sinusoide compressa e brillante, ben adattata alla lunghezza d’onda dei raggi X (compresa tra 0.01 e 10 nanometri). I colori hanno migliorato efficacemente la resa dell’energia elevata associata ai raggi X, rappresentata con colori intensi e vibrazioni più ravvicinate. Tuttavia, l’aspetto più riuscito è stato l’inserimento dell’interazione con una cellula: la rappresentazione dell'assorbimento dei raggi X da parte del nucleo suggerisce correttamente il principio dell’imaging radiografico. Tuttavia, permangono imprecisioni scientifiche. I raggi X non hanno un colore visibile, ma per ragioni estetiche l’immagine ne assegna uno arbitrario (blu acceso), utile per fini illustrativi ma concettualmente fuorviante. Inoltre, l'onda è rappresentata nello spazio, ma in realtà non è visibile nemmeno in vuoto: è un campo oscillante e la sua visualizzazione grafica è solo una metafora didattica. In sintesi, l'immagine riesce bene a trasmettere l'energia e l’effetto dei raggi X sulla materia, ma semplifica eccessivamente la loro reale natura fisica.